LA MELONI SI SUPERA: PUR DI ATTACCARE UN CENTRO SOCIALE “COVO DI STUPRATORI” NEANCHE LEGGE LA NOTIZIA E INFAMA DEGLI INNOCENTI
IL PRESUNTO STUPRO DI GRUPPO (MOLTI I DUBBI DEGLI INQUIRENTI) COMPIUTO DA RAGAZZI CHE NON C’ENTRANO UNA MAZZA CON IL CENTRO SOCIALE: HANNO ROTTO IL LUCCHETTO DELLO STABILE E SI SONO INTRODOTTI ILLECITAMENTE NEI LOCALI
Un episodio di cronaca che è avvenuto qualche giorno fa, ma che è emerso soltanto nelle ultime ore.
Nei locali del centro sociale occupato Castellazzo a Ivrea si sarebbe verificato uno stupro di gruppo ai danni di una ragazza.
Quest’ultima, una minorenne di 17 anni, sarebbe stata portata nei locali del centro sociale occupato da un conoscente.
In seguito si sarebbero aggregate anche altre persone che l’avrebbero violentata. La ragazza si è recata subito in pronto soccorso, dove è stata dimessa con un referto che gli inquirenti hanno definito «piuttosto dubbio», perchè non sarebbero state riscontrate particolari lesioni sul suo corp
L’episodio è stato immediatamente commentato da Giorgia Meloni che, con un tweet e con un post sui social network, sembra attribuire la responsabilità di quanto accaduto ai ragazzi del centro sociale occupato del Castellazzo.
«Ennesima violenza all’interno di un centro sociale — ha scritto la Meloni -. La mia piena vicinanza alla ragazza e tolleranza per questi criminali. Fratelli d’Italia, da sempre, chiede l’immediata chiusura dei centri sociali, vere e proprie zone franche dove droga e illegalità regnano sovrane».
Mettendo in correlazione l’episodio con la chiusura dei centri sociali, Giorgia Meloni fa passare il messaggio che siano stati proprio i ragazzi che portano avanti l’occupazione a essersi resi protagonisti dello stupro.
Circostanza smentita dagli inquirenti: i presunti autori dello stupro non fanno parte dei frequentatori del centro sociale.
Si deve registrare anche la testimonianza del collettivo che occupa il centro sociale Castellazzo. Questi ultimi affermano che il luogo è chiuso dal 9 al 27 agosto e che, pertanto, chi è entrato all’interno ha sfondato la porta e ha forzato il lucchetto dell’edificio.
«Questi bastardi schifosi — scrivono dal centro sociale -, del tutto estranei alla nostra realtà politica, nei giorni successivi (alla chiusura del centro sociale, ndr) hanno scassinato la porta, tagliando il lucchetto nuovo e il suo supporto. Il 12 agosto alcuni componenti del collettivo si sono accorti dell’effrazione, oggetti non nostri all’interno e sedie spaccate. Esprimiamo solidarietà alla ragazza vittima degli abusi, a chi ha commesso questo atto diciamo solo che gli conviene costituirsi o emigrare il più lontano possibile».
Insomma, la situazione non è come è stata descritta da Giorgia Meloni.
Un altro tweet uscito fuori con un po’ troppa fretta?
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply