LA MOSSA DI BERLUSCONI: PRESTARE LA SANTANCHE’ ALLA MELONI PER FREGARE SALVINI AL NORD
CONTINUA LA LITE AD ALTO LIVELLO TRA STORACE E LA LEADER DI FDI CON BATTUTE SUI RISPETTIVI FONDOSCHIENA ABITUATI ALLE POLTRONE
Vediamo di ricapitolare la giornata e di aggiungere qualche altro dettaglio.
L’endorsement di Storace e Alemanno a favore di Salvini risponde a due esigenze teoriche, anzi molto virtuali, delle parti contraenti.
Da un lato i due ex destri sociali, respinti dalla Meloni, dovevano monetizzare politicamente due anni spesi a vagare nell’area sovranista senza un approdo in grado di garantire quei 3-4 seggi parlamentari che giustifichino la loro sopravvivenza (se personale o politica, decidete voi)
Dall’altro Salvini ha un disperato bisogno di alleati al centrosud dove pesca soltanto riciclati senza troppo seguito. Non dimentichiamo che alle comunali a Roma la Lega prese un misero 2,7%.
Per Salvini la soluzione è allearsi con Storace che raccolse lo 0,62%, a dimostrazione del grande stratega che è.
Se fino a ieri l’asse Meloni-Salvini era traballante, ora è terremotato, anche perchè in Sicilia il leader leghista ha preso una facciata: tre dei quattro eletti della lista comune con Fdi sono uomini della Meloni, l’unico leghista eletto è finito subito indagato, peggio di così, con un misero 1,6%, non poteva finire.
Oggi è stata la giornata dello scambio di cortesie tra la Meloni e Storace.
La Meloni al Fatto Quotidiano ha detto: “Ho sempre pensato che ci sia qualcosa di patologico in chi dopo una vita di potere e di risultati politici catastrofici pensa di essere titolare ancora di una poltrona. Da noi sarebbe stato di certo più difficile avere garanzie che altrove mi par di capire sono state prestate. Chi si è reso responsabile di disastri elettorali, e mi fermo a quelli, dovrebbe avere misura nel richiedere una prorogatio per il suo fondo schiena“.
A stretto giro la fine replica di Storace: “il mio fondo schiena ha poggiato diversi anni meno del tuo in Parlamento e al governo, giustamente accompagnata giovanissima dal consenso di Fini e non dai voti popolari. E meno di tutti i parlamentari eletti con te: La Russa, 25 anni, Cirielli 17, Taglialatela 14, tu 12, Totaro 12, Nastri 10 e via discorrendo, io solo 8” (e qui Storace dimentica gli anni in cui suo fondoschiena si è posato altrove, ovvero in Regione…n:d.:r.).”
Conclude Storace: “evita di impartire lezioncine che non puoi permetterti, semmai, accetta qualche consiglio sugli impresentabili che ti ri-chiedono posti“.
Insomma ci si avvia verso una campagna elettorale tra fondoschiena sovranisti.
E alla fine il più intelligente indivinate chi è.
Il solito cavaliere che, come ai tempi del Milan, sa gestire al meglio la sua squadra, anche quando cede un giocatore titolare in prestito un motivo c’e’.
Chi meglio della Santanchè, ultras anti-islamica e anti-immigrati, potrebbe creare problemi a Salvini al Nord se fosse nella lista concorrente?
Ed ecco l’aiutino alla Meloni per danneggiare la Lega in Padagna a vantaggio di Fdi: una Santanche’ che gira il Nord urlando più di Salvini “contro l’invasione” sottrarrà voti alla Lega e rinforzerà la Meloni, laddove è più debole.
Mentre Silvio presenterà volti moderati per raccogliere i consensi nel suo tradizionale bacino di voti.
Non dimentichiamo che l’operazione “prestito” era già stata messa in atto con “La Destra” ed era terminata con il rientro del “prestito gratuito” in Forza Italia.
E non a caso c’è già stato, se a qualcuno fosse sfuggito, l’endorsement di Rampelli in Lazio a favore del candidato proposto da Berlusconi, il giornalista Mediaset Liguori.
Favore chiama favore.
E siamo appena agli inizi.
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