LA PROCURA DI BERGAMO CHE PARLA DI PRIMI PASSI NELL’INDAGINE SUI MORTI AD ALZANO MA POI SI AFFRETTA A DIRE ALLA RAI CHE LA CHIUSURA DELLA ZONA ROSSA SPETTAVA AL GOVERNO
PREMESSO CHE AVREBBE FATTO BENE A NON ANTICIPARE ALCUNA CONCLUSIONE E CHE LO STESSO GALLERA HA AMMESSO CHE LA DECISIONE POTEVA ASSUMERLA ANCHE LA REGIONE LOMBARDIA, VI IMMAGINATE SE AVESSE DETTO L’OPPOSTO? AVREBBERO SUBITO DETTO A CHE CORRENTE DELLA MAGISTRATURA APPARTIENE
“Da quello che ci risulta è una decisione governativa”. Ha risposto così, ai microfoni Rai, il procuratore facente funzione di Bergamo Maria Cristina Rota alla domanda su chi poteva istituire la zona rossa nella Bergamasca per l’emergenza Covid-19.
“Noi — ha aggiunto Rota — vogliamo lavorare serenamente, abbiamo bisogno proprio di pace. C’è un dovere da parte nostra di rendere questa giustizia e in questo momento siamo al primo gradino: ricostruzione dei fatti”. Il procuratore poi non ha voluto rispondere alla domanda se ci fossero indagati per la vicenda della Valseriana.
Prendiamo atto con sorpresa di quanto segue:
1) Dopo aver detto che “siamo al primo gradino dell’indagine” il magistrato ha ritenuto di trarre “da quel che ci risulta” una conclusione, esternandola ai microfoni della Rai, forma poco consona alla riservatezza che il momento avrebbe richiesto
2) La dichiarazione appare in ogni caso in contrasto con l’ammissione dell’assessore Gallera sul fatto che “ho scoperto successivamente che anche la Regione Lombardia poteva dichiarare la zona rossa” ad Alzano e Nembro. Ma di questa opzione nulla trapela dalla dichiarazione della Procura di Bergamo
3) Secondo diversi media la zona rossa non si aprì per pressione del mondo imprenditoriale bergamasco che temeva ripercussioni negative sui propri affari. Domani dovrebbe essere sentito proprio il presidente di Confindustria Bergamo. Forse non era opportuno attendere la sua testimonianza prima di trarre conclusioni?
4) Non è forse opportuno ascoltare anche la versione dei rappresentanti dello Stato e del governo sulla mancata chiusura della zona rossa prima di fare dichiarazioni?
5) Immaginate se la procuratrice di Bergamo avesse detto che la responsbilita era della Regione e non del governo. Domani i media sovranisti avrebbero già vivisezionato la carriera del giudice, con tanto di appartenenza alla corrente giudiziaria di riferimento per poter sostenere la tesi del complotto.
Meglio così, lasciamo lavorare la Procura in pace, confidando di leggere quanto prima i risultati reali delle indagini e meno dichiarazioni ai microfoni su “quel che risulta finora”
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