LA RAGGI INTERROTTA: “CHI HA CHIAMATO I VIGILI? STANNO A ‘FA LE MULTE”
PANICO IN SALA E MOLTI CORRONO FUORI, PREOCCUPATI PER L’AUTO… CADE IL MITO DELLA DIVERSITA’ ANTROPOLOGICA DEI GRILLINI
Siamo a Piana del Sole, periferia della Capitale, la scena è da tipica campagna elettorale: c’è una sala, con il candidato sindaco grillino Virginia Raggi e il deputato, sempre dei 5 Stelle, Stefano Vignaroli.
Nello spezzone di video si intravede una slide sul tema dei rifiuti.
A un certo punto un signore interrompe l’incontro: «Chi ha chiamato i vigili, che stanno a fa’ le multe?!».
Poi quasi si scusa: «Non voglio fare “terrorismo”, ma…».
Immediatamente scatta il panico tra il pubblico e dalla sala vanno via in tanti preoccupati dell’intervento sanzionatorio dei vigili urbani.
E Virginia Raggi? La candidata grillina sembra spiazzata, sorride ma non commenta nè «bacchetta» sull’accaduto.
Ci pensa invece Vignaroli: «A Piana del Sole non si vede un vigile nemmeno…», con una battuta che ci si aspetterebbe da un «italiano impenitente» (fino a qualche anno fa si sarebbe detto «un berlusconiano») sorpreso in doppia fila.
Il video che gira in rete, come era prevedibile, ha scatenato ironia e polemica: soprattutto nei confronti dell’intransigenza a targhe alterne che da qualche settimana (tra inchieste e «sospensioni») sta interessando i Cinque Stelle.
Non si spiega, in effetti, la reazione scomposta dei presenti— di cui è lecito ipotizzare la simpatia per il MoVimento di Beppe Grillo — all’annuncio del signore trafelato se, parafrasando la retorica pentastellata, questi non avevano proprio nulla da temere dal vigile.
A meno che qualcuno — tra il pubblico o sul palco – pensava in cuor suo che la «superiorità antropologica», nell’accezione grillina, potesse finire anche in doppia fila.
Antonio Rapisarda
(da “il Tempo“)
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