LA REVOCA DELLA CONCESSIONE A AUTOSTRADE E’ LA SOLITA ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA DEI GRILLINI
COME FUNZIONA IL SISTEMA DELLA CONCESSIONI AUTOSTRADALI E PERCHE’ LA REVOCA E’ UNA BUFALA… E’ AMMESSA SOLO PER DOLO GRAVE E I PIANI DI INTERVENTO SONO STATI AVALLATI PROPRIO DAL MINISTERO DI TONINELLI
Il sistema delle concessioni regola gli oltre 6.000 km di rete autostradale sul territorio nazionale. Le strade sono di proprietà pubblica e vengono date in concessione per tempi molto lunghi alle società che le gestiscono.
Cosa chiede il governo quando dà la gestione delle autostrade in concessione?
Che ci sia coerenza tra i pedaggi che vengono chiesti al casello e quanto viene investito per la manutenzione della rete.
Proprio dal pedaggio infatti arriva il denaro per effettuare gli investimenti. Il governo, ex ante ed ex post deve monitorare che tutto sia commisurato e che i soldi chiesti al casello (con i loro relativi adeguamenti nel corso del tempo) siano coerenti con quanto speso per gli investimenti.
Metà di questi 6000 km sono dati in gestione ad Autostrade per l’Italia, il resto è dato in concessione ad altre società .
Il governo sta ipotizzando una multa da 150 milioni e la revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia per la A10 Genova-Savona, per trasferirla all’Anas.
E’ l’ultimo gradino del sistema di possibili sanzioni a carico dei concessionari, anche se l’iter in questo caso sarebbe lungo dato che una revoca è possibile solo qualora venga accertato un dolo grave.
La società dei Benetton sostiene di aver regolarmente rispettato i piani di controllo ed intervento stabiliti in accordo con lo stesso Ministero dei Trasporti e di aver monitorato il ponte Morandi con personale e strutture in linea con i migliori standard
La concessione ad Autostrade per l’Italia prevedeva una scadenza nel 2038, posticipata di recente al 2042 come una sorta di compensazione per gli investimenti richiesti proprio dalla costruzione della Gronda di Genova, la tangenziale esterna che avrebbe permesso di sgravare il ponte Morandi di gran parte del traffico.
Parlando con l’agenzia Agi, uno dei massimi esperti del settore, che per i suoi incarichi istituzionali chiede di conservare l’anonimato, ha spiegato che la revoca della concessione con Autostrade per l’Italia per la A10 Genova-Savona è estremamente improbabile.
“Sarebbe possibile solo in caso di dolo grave – ha argomentato – la società ha regolarmente rispettato i piani di controllo ed intervento stabiliti in accordo con il ministero dei Trasporti”.
Il governo sta esponendo a ulteriori danni quei cittadini che hanno investito i propri risparmi nel fondo Atlantia, società quotata in Borsa, holding del gruppo Autostrade.
(da Sky 24)
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