LA SENTENZA DEI GIORNALI STRANIERI: “IL VERO PERICOLO E’ UN LUNGO PERIODO DI INSTABILITA'”
“CI ASPETTANO SETTIMANE DI CONTORCIMENTI”
Tutte le attenzioni dei media stranieri sono rivolte alle elezioni italiane, molti collegati con dirette sui propri siti web e tutti che commentano in base alla propria percezione, alcuni dando più spazio al centrodestra, altri ai 5 Stelle e altri ancora alla coalizione di centrosinistra.
Categorico il “Wall Street Journal”, che ha commentato così l’attuale risultato degli exit poll: “Probabile inizio di un prolungato periodo di instabilità politica e tensione nella terza economia dell’Eurozona” considerato “che dal voto non emerge un vincitore assoluto”.
Per il Wsj, la crescita dei populisti lascia l’Italia senza un chiaro vincitore; e le elezioni probabilmente inaugurano un periodo prolungato di instabilità politica e tensione nella terza economia della zona euro. I partiti populisti hanno dato una dimostrazione di forza conquistando circa la metà dei voti espressi, il che dimostra la profondità della rabbia degli italiani per la direzione del Paese e la perdurante influenza dei partiti populisti e di destra nella politica europea.
Per il Washington Post il risultato frammentato delle elezioni italiane mostra il potere del populismo: i risultati fanno precipitare la quarta più grande economia europea in un’incertezza unica anche per una nazione che è nota per aver avuto maggioranze di governo che si succedevano in una rapida sequenza.
Per il Ny Times le elezioni in Italia consegnano una grande spinta all’estrema destra e ai populisti. Senza un vincitore evidente, potrebbero essere necessarie settimane di contorcimenti per formare un governo dopo un voto che ha mostrato la rabbia degli elettori europei.
Le elezioni, le prime in cinque anni, erano considerate da molti come la cartina di tornasole della forza dei populisti sul continente e di quanto lontano possano avanzare nel ‘mainstream’. La risposta è lontano, molto lontano.
Dopo che la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese, Emmanuel Macron, erano riusciti a respingere la forza populiste e di estrema destra, l’Europa sembrava godere di una tregua con le forze che minacciano la sua unità e i suoi valori. Ma ciò si è rivelato di breve durata.
Per la Bbc “o primi exit poll indicano un Parlamento bloccato”, mentre il Guardian rileva che “i primi exit poll non indicano una maggioranza, ma i 5 Stelle sono il maggiore partito”, per poi aggiungere: “Gli italiani, stufi e arrabbiati si allontanano dai partiti principali”, cercando di dare il voto a chi reputano “il meno peggio”.
Il “Telegraph” apre il pezzo centrando il risultato delle elezioni sulla coalizione tra Silvio Berlusconi e “i suoi alleati di estrema destra”. Le Monde preferisce invece sottolineare che “la coalizione di centrodestra è davanti al PD”.
In Spagna, “El Pais” ha titolato: “I sondaggi indicano un blocco politico in Italia”, aggiungendo poi che “l’unica forza in grado di conquistare la maggioranza è il centrodestra. In caso contrario, si apre uno scenario di patti imprevedibili”. Frankfurter Algemeine Zeitung punta i riflettori sui pentastellati: “Secondo le previsioni è il Movimento 5 Stelle il partito più forte”.
Il sito russo RT, con Sputnik, considerati attori fondamentali nella gestione della propaganda del Cremlino, ha scritto che in base al quadro fornito dagli exit poll delle elezioni si registra “l’expoil dei partiti anti-estabilishment, mentre il centro-sinistra è sconfitto”. RT cita i M5S “primo partito” e sottolinea che “gli anti immigrati della Lega Nord hanno anche loro superato le aspettative”.
(da “Huffingtonpost”)
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