LAVORO, SITUAZIONE DRAMMATICA AL SUD: A RISCHIO 80.000 OPERAI
LA VICENDA WHIRLPOOL SCOPERCHIA UNA CRISI SENZA PRECEDENTI: AL MISE 140 VERTENZE
Una situazione drammatica. Non si può definire in altro modo la crisi industriale che, soprattutto al Sud, sta mettendo in ginocchio migliaia di famiglie. A fare il punto della situazione è Il Mattino di Napoli:
Sono circa 140 i tavoli di grandi vertenze industriali aperti al ministero dello Sviluppo: coinvolgono quasi 200mila lavoratori, dei quali 80mila al Sud. Ma all’interno di questo gruppo c’è un numero di vertenze, una sessantina, che difficilmente porterà a un rilancio, per la maggior parte nel Mezzogiorno. Qui tra i 15mila e i 20mila addetti potrebbero rimanere soltanto con gli ammortizzatori e nessuna speranza di trovare un’altra occupazione. “Perchè sotto Roma – spiega un funzionario del ministero – mancano le infrastrutture, il mercato e le banche, quindi è difficile trovare imprenditori disposti a investire. Di conseguenza, non resta che rispondere all’emergenza con la cassa integrazione”.
La crisi investe interi settori, dalla meccanica all’arredamento, dalle comunicazioni al commercio. A fine anno la spesa totale per cassa integrazione potrebbe sfiorare i 10 miliardi di euro. In molti casi, come nella vicenda Whirlpool, l’ipotesi di rilancio è molto difficile.
Il Mattino fa un elenco delle emergenze nel Sud, dai 1.500 ex addetti di grandi catene come Carrefour, Coop e Tony, ai 290 operai della Industria Italiana Autobus; da Firema al gruppo Natuzzi; da Almaviva agli ex dipendenti Fiat a Termini Imerese.
Stamattina, intanto, i lavoratori della Whirlpool di via Argine a Napoli si riuniscono in assemblea per mettere a punto una strategia comune allo scopo di contrastare la decisione della multinazionale e rilanciare le iniziative di lotta degli operai. Ma l’attenzione di tutti è concentrata sul vertice convocato per martedì alle 15 al Mise e sul ruolo che potrebbe assumere il governo in questa delicata trattativa. Per quel pomeriggio è annunciato un vero e proprio esodo dei lavoratori verso la Capitale, con almeno mille persone pronte ad un sit-in di protesta nei pressi della sede del ministero. Molti lavoratori saranno accompagnati dai familiari per rimarcare il peso sociale che una decisione del genere assumerebbe in un territorio già devastato dalla crisi come quello napoletano.
Nella fabbrica occupata, non mancano iniziative originali a sostegno della mobilitazione. Molti opera indossano la maglietta della divisa da lavoro con una spunta verde sul simbolo aziendale. Una risposta alle slide presentate dalla multinazionale venerdì scorso ai sindacati che ‘cancellavano’, con una spunta rossa, lo stabilimento partenopeo dalla geografia della Whirlpool in Italia.
(da “Huffingontpost”)
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