LE COMICHE: GILETTI E LA MELONI DICONO CHE “SONO ANNI CHE NON ELEGGIAMO UN PRESIDENTE DEL CONSIGLIO”
MA FATE UN RIPASSO DI DIRITTO COSTITUZIONALE PRIMA DI DIRE CAZZATE IN TV
«Ricordo al pubblico da casa — dice Massimo Giletti nel corso di un’intervista con Giorgia Meloni a Non è l’Arena — che non abbiamo più scelto un presidente del Consiglio da una vita. Sono anni che non eleggiamo più un presidente del Consiglio, caso unico in questo sistema».
Ben lungi dal correggere l’errore clamoroso sul profilo del diritto costituzionale, Giorgia Meloni (a cui la frase del conduttore fa gioco per la sua propaganda) incalza: «Adesso non votiamo proprio più, eleggere è una parola grossa».
In poco meno di 30 secondi va in scena una brutta pagina di disinformazione.
È noto ormai anche ai muri che, nel sistema di repubblica parlamentare italiano, non c’è alcuna elezione del presidente del Consiglio, che viene scelto dal parlamento come espressione del voto politico o dell’instaurarsi di nuove maggioranze in aula.
In più a questo si aggiunge che Giorgia Meloni vuol far passare il principio che «ormai non votiamo più», come se le elezioni del 2018 fossero state soltanto un sogno (o un incubo, a seconda dei punti di vista) per tutti gli italiani.
La frase della leader di Fratelli d’Italia si configura all’interno di quella propaganda a trazione sovranista che, al momento della crisi di governo, aveva chiesto il ritorno alle urne.
Ricordiamo a Giorgia Meloni che la costituzione prevede che la legislatura duri 5 anni (quindi le prossime elezioni calendarizzate sarebbero nel 2022), anche in caso di caduta di un governo e della possibilità che in Parlamento si trovi un’altra maggioranza.
Questa frase ricorda da molto vicino quella pronunciata da Lorella Cuccarini a Otto e Mezzo a marzo 2019.
In quella circostanza la show girl (anche lei votata alla causa sovranista) aveva detto che ormai in Italia non si vota più da dieci anni. Ma una cosa è quando una gaffe arriva da chi non è del campo. Un’altra è quando a farle sono conduttori navigati di talk-show o politici che siedono da anni in Parlamento.
E che, a quanto pare, piegano le sue regole alla propria propaganda
(da “NextQuotidiano”)
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