“LE FAZIONI ARMATE SARANNO SCIOLTE E I COMBATTENTI ENTRERANNO NEI RANGHI DEL MINISTERO DELLA DIFESA, E TUTTI SARANNO SOGGETTI ALLA LEGGE”: L’EX JIHADISTA AL-JOLANI SI OFFRE AL MONDO IN VERSIONE DEMOCRISTIANA
“LA SIRIA DEVE RIMANERE UNITA E DEVE ESSERCI UN CONTRATTO SOCIALE TRA LO STATO E TUTTE LE FEDI PER GARANTIRE LA GIUSTIZIA SOCIALE. LE SANZIONI INTERNAZIONALI CONTRO DAMASCO DEVONO ESSERE REVOCATE SE SI VUOLE CHE I RIFUGIATI SFOLLATI DA OLTRE 13 ANNI DI CONFLITTO RITORNINO”
Abu Mohammad al-Jolani, il capo della coalizione islamista che ha preso il potere in Siria, ha dichiarato che è necessario un “contratto” tra lo Stato e tutte le fedi presenti nel Paese con molte minoranze per garantire la “giustizia sociale”.
“La Siria deve rimanere unita e deve esserci un contratto sociale tra lo Stato e tutte le fedi per garantire la giustizia sociale”, ha dichiarato al-Jolani durante un incontro con dignitari e notabili della comunità drusa, nelle osservazioni riportate dal canale Telegram della coalizione guidata dal gruppo radicale sunnita Hayat Tahrir al-Sham (HTS).
Abu Mohammad al-Jolani, il leader della coalizione a maggioranza islamica che ha preso il potere in Siria, ha dichiarato che le sanzioni internazionali contro Damasco devono essere revocate se si vuole che i rifugiati sfollati da oltre 13 anni di conflitto ritornino.
Durante un incontro con una delegazione di diplomatici britannici, al-Jolani “ha parlato dell’importanza di ripristinare le relazioni” con Londra e “ha sottolineato la necessità di revocare tutte le sanzioni imposte alla Siria per consentire ai rifugiati siriani di tornare nel loro Paese”, nelle osservazioni riportate su Telegram.
Abu Mohammad al-Jolani, capo della coalizione dominata dagli islamisti che ha preso il potere in Siria, ha annunciato che le fazioni saranno “sciolte” e i loro combattenti integrati nell’esercito del nuovo governo che ha rovesciato Bashar al-Assad.
“Le fazioni saranno sciolte e i combattenti preparati a entrare nei ranghi del Ministero della Difesa, e tutti saranno soggetti alla legge”, ha detto al-Jolani, che ora si fa chiamare con il suo vero nome, Ahmad al-Chareh, nelle osservazioni riportate dal canale Telegram della coalizione guidata dal gruppo radicale sunnita Hayat Tahrir al-Sham (HTS).
(da agenzie)
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