LETTA GUIDA IL 7° CAVALLEGGERI: “CHI VUOLE IL MIO POSTO DICA COSA VUOLE FARE, SI GIOCHI A CARTE SCOPERTE”
CONFERENZA STAMPA DEL PREMIER CHE PRESENTA “IMPEGNO ITALIA”: TRENTA MILIARDI PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA
«Le dimissioni non si danno per dicerie e giochi di palazzo. Chi vuole venire al mio posto deve dire cosa vuole fare. Si gioca a carte scoperte».
Lo ha detto il capo del governo, Enrico Letta, intervenendo alla presentazione di «Impegno Italia».
«Sono orgoglioso del nostro lavoro – ha sottolineato il premier – perchè abbiamo realizzato molto, alle condizioni date, che non ci hanno consentito di fare tutto quello che avremmo voluto».
Poi il capo dell’esecutivo ha ricordato di avere «preso il timone di questo paese quando aveva segno meno, oggi ha segno più: crescita piccola, ma inversione di tendenza».
Letta ha poi detto di avere immaginato per tutti questi mesi di governo una sorta ti titolo: « Ogni giorno è come se fosse l’ultimo».
E facendo riferimento alle parole con cui nei giorni scorsi Matteo Renzi aveva lanciato l’hashtag #enricostaisereno, ha spiegato che se fosse per lui ora l’hashtag sarebbe #iosonoserenoanzizen». Non solo: «Dopo questa esperienza potrei insegnare pratiche zen in qualunque monastero».
E ancora: “Qualcuno mi ha accusato di aver perso tempo. Se perdita di tempo c’è stata non è colpa mia”
‘Impegno italia è il lavoro sul programma per il nuovo governo che dobbiamo formare, un patto di coalizione che ha sostenuto fino ad adesso il mio governo e che voglio ringraziare. Gli unici governi possono nascere in Parlamento, il mio governo è nato in Parlamento”
IL PIANO PER L’ITALIA
Entrando nel dettaglio del piano, Letta ha poi sciorinato alcuni numeri che caratterizzano «Impegno Italia». In particolare ah parlato di «trenta miliardi di risorse per il biennio 2014-2015 che consentiranno quelle riduzioni di tasse per le imprese sul costo del lavoro e per il lavoratori».
Quanto al contenimento dei costi, il premier ha spiegato che nel complesso, nel prossimo biennio, «saremo in grado, oltre ai 3,6 miliardi di revisione della spesa previsti dalla legge di stabilità , di mettere altri 13 miliardi di revisione della spesa. Questo e’ fattibile».
«Oggi – ha poi spiegato Letta – lo spread è sotto i 200, in una condizione migliore rispetto a quanto era successo ai primi di gennaio perchè il tasso di interesse nominale dei titoli di Stato era più alto; oggi è per l’Italia il migliore da 8 anni. Abbiamo recuperato elementi fondamentali. Il debito scende per la prima volta per le privatizzazioni dopo 6 amni, ed il deficit è sotto controllo, sotto il 3%».
“Le mie prospettive personali non c’entrano niente nè sulle cose di adesso nè sulle cose che mi si propongono per il futuro”. Così il premier Enrico Letta nella conferenza stampa per presentare il programma di governo.
”La mia vicenda qui — spiega Letta -nasce a partire da una situazione drammatica quale quella dell’ aprile dell’anno scorso, al termine della quale solo il sacrificio del presidente Napolitano, che ringrazio per aver accettato una nuova investitura, ha portato a uno sblocco della situazione e alla nascita di un governo di servizio al Paese”.
STOP A CONFLITTUALITA’ PERMANENTE
Letta ha lanciato, poi, un appello affinchè non si cada nel solito ‘vizio’ delle litigiosità : “Dopo tre anni abbiamo cominciato non con addosso la crisi e l’emergenza finanziaria. Non facciamo che appena finisce l’emergenza finanziaria ci incasiniamo sulle nostre vicende – ha detto -. Sarebbe un errore, ora c’è l’occasione per far crescere il Paese”, ha insistito.
“La maggioranza degli italiani, come testimoniano tutte le rilevazioni, esige il cambiamento, ma in grandissima parte oggi pensa che per realizzarlo occorra rafforzare i risultati di questi mesi”. E ancora: “Non disperdiamo quanto fatto. Non consegniamo al Paese e alla comunità internazionale, una volta ancora, l’immagine di una politica incapace di emendarsi dai suoi vizi, dalla conflittualità permanente, dall’instabilita’”.
“È la mia proposta. Dentro ci sono tracce delle culture che compongono la maggioranza, credo sia un buon punto di sintesi. Suggerisco caldamente che questo punto di sintesi venga tenuto in forte considerazione”.
Poi ha lanciato un nuovo appello alla chiarezza e al lavoro comune: “Questa è la mia proposta, tutto deve venire in campo aperto, la discussione si deve spostare sui contenuti e non sui personalismi. Non voglio prestarmi ai personalismi e penso che non voglia farlo anche Renzi”, ha detto sull’atteggiamento con cui affrontare la crisi del governo.
“Voglio vedere com’è la discussione domani, io sono abituato a molte sfumature e bisogna saper leggere le sfumature… Domani è un altro giorno”.
Leave a Reply