LIBERATO L’EX MISSIONARIO DEL TORCHIO: ERA STATO RAPITO SETTE MESI FA NELLE FILIPPINE
GLI INVESTIGATORI AVEVANO SEGUITO LA PISTA DEL GRUPPO TERRORISTICO ABU SAYYAF
L’ex missionario Rolando Del Torchio, rapito nell’ottobre del 2015 a Dipolog City nelle Filippine, è stato oggi rilasciato e si trova attualmente sotto la custodia delle Autorità filippine che lo hanno individuato nell’isola di Sulu.
Lo rende noto la Farnesina. L’Ambasciata d’Italia a Manila e l’Unità di Crisi della Farnesina, che sono rimaste attive durante tutto lo svolgimento della vicenda, sono in contatto anche con i familiari del connazionale in Italia e forniranno tutta l’assistenza necessaria nelle fasi successive al rilascio.
La Farnesina ringrazia le autorità di Manila per l’eccellente collaborazione e l’impegno, che hanno consentito il rilascio del connazionale.
Il portavoce dell’esercito, Restituto Padilla, ha riferito che Del Torchio è in “precarie condizioni di salute” e per questo è stato portato nel centro traumi dell’esercito filippino.
Del Torchio, 56 anni, originario di Angera (Varese), è un ex sacerdote ed era stato sequestrato nel suo ristorante “Ur Choice Cafè”, nel sud della Filippine, in un’area dove operano diversi gruppi separatisti.
Il rapimento non era mai stato rivendicato ma gli investigatori avevano puntato subito su Abu Sayyaf, il gruppo terroristico noto per la sua strategia di rapimenti a scopo di estorsione e che ha la roccaforte sull’isola di Sulu, dove è stato individuato l’ostaggio italiano
Laureato in agraria, si è trasferito nelle Filippipne nel 1988, quando giunse sull’isola di Mindanao nell’ambito di una missione del pontificio istituto missioni estere.
Negli anni Novanta aveva lavorato a fianco degli agricoltori e dei pescatori locali, dedicandosi a istituire cooperative per migliorare le loro condizioni in un’area ricca di risorse ma tra le più povere dell’arcipelago a maggioranza cattolica.
Tale impegno gli era costato minacce di morte e di rapimenti da parte dei potenti clan locali.
Dopo aver smesso la tonaca nel 1996, l’ex sacerdote era comunque rimasto a Mindanao, stabilendosi a Dipolog City e aveva aperto un ristorante di successo.
Nelle due settimane precedenti il rapimento di Del Torchio erano già stati sequestrati altri tre stranieri nella stessa regione.
(da agenzie)
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