LIFELINE CHIEDE DI SBARCARE IN FRANCIA O SPAGNA, PEGGIORANO LE CONDIZIONI METEO, SE SUCCEDE QUALCOSA PER SALVINI E TONINELLI L’ACCUSA SARA’ DI STRAGE
CHI HA DATO ORDINE ALLA GUARDIA COSTIERA ITALIANA DI VIOLARE LA CONVENZIONE DI AMBURGO NE RISPONDERA’
Nel Mediterraneo continua l’odissea dei 300 migranti bloccati sulla Lifeline e sul cargo Alexander Maersk.
Al quinto giorno di fermo in mare, con le condizioni meteo in peggioramento, la situazione a bordo della Lifeline comincia a farsi estremamente difficile.
Il rappresentante dell’Ong tedesca Lifeline, Axel Steier, ha detto stamattina ai media francesi di voler chiedere di sbarcare in Francia.
La nave bloccata potrebbe perciò ricominciare la navigazione verso Nord. Una richiesta di sbarco è stata mandata anche alla Spagna. “Ma – spiega Steier – nessuna risposta per ora”.
Il capitano Claus Peter Reisch fa il punto della situazione. A bordo, tra i 219 migranti, ci sono anche 44 donne e 4 bambini piccoli, due dei quali sotto i due anni, e 77 minori non accompagnati.
A bordo della piccola nave umanitaria, tarata per ospitare solo 50 persone, ogni spazio è occupato. Anche questa notte la maggior parte delle persone ha dormito all’aperto, addossati gli uni agli altri, seduti spalle a spalle dividendo le coperte termiche.
Non c’è modo neanche di preparare pasti caldi per tutti. La nave si trova a 25 miglia da Malta in attesa di una soluzione che non arriva.
Situazione di stallo anche a Pozzallo dove il cargo danese Alexander Maersk ha passato la sua terza notte in rada dopo essere stato indirizzato al porto siciliano dalla sala operativa della Guardia costiera di Roma che 24 ore prima gli aveva ordinato di soccorrere 113 persone a bordo di un gommone alla deriva.
Le navi ong Aquarius e Open Arms, ieri escluse dalla Guardia costiera italiana dai soccorsi di sette gommoni alla deriva, continuano il pattugliamento. Da bordo della Aquarius è stata scattata la foto di una motovedetta della Guardia costiera libica stracarica di migranti riportati nei lager libici grazie a Salvini e Toninelli.
Ieri, dopo che la sala operativa di Roma si è sfilata dai soccorsi secondo le nuove direttive imposte dal governo, sono state 820 le persone intercettate dai libici e riportate indietro. “Il più grande respingimento della storia del Mediterraneo”, lo ha definito il fondatore della Proactiva Open Arms Oscar Camps.
Sul lavoro della Guardia Costiera interviene oggi con un post su Facebook il ministro delle Infrastrutture Toninelli: “Nessuno può permettersi di accusare un corpo valoroso come la Guardia Costiera di voltarsi dall’altra parte o di non voler salvare vite umane. I suoi uomini hanno messo in sicurezza circa 600mila persone soltanto negli ultimi quattro anni”.
Infatti nessuno accusa la Guardia Costiera (che peraltto ne risponderà ) accusa chi ha dato un ordine illecito, ovvero lui .
(da agenzie)
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