L’IMBARAZZO DELLA LEGA SULL’INCURSIONE DEI NAZISKIN A COMO: LE ARGOMENTAZIONI SONO LE STESSE
IL CONSIGLIERE COMUNALE PADAGNO BORGHI INVITA “AD INDAGARE A FONDO”… CONCORDIAMO, SAREBBE ORA CHE LA MAGISTRATURA LO FACESSE, APPLICANDO LA LEGGE
L’irruzione dei nazisti del Veneto Fronte Skinhead alla riunione dell’assemblea plenaria della rete “Como Senza Frontiere” ha suscitato molte, prevedibili critiche.
Il Segretario del PD Matteo Renzi ha dichiarato che «il Pd è in prima fila a dire che è uno scandalo e una vergogna, ma mi piacerebbe lo fossero tutte le forze politiche».
Non tutti però possono farlo.
La Lega Nord ad esempio: oggi a Omnibus su La 7 Claudio Borghi — che oltre ad essere consigliere regionale in Toscana è consigliere comunale proprio a Como — ha cercato di spiegare al pubblico che forse non si è trattato di una vera e propria irruzione.
Borghi, che si limita a definire sgradevole l’episodio, ha sostenuto la necessità di “indagare a fondo” per scoprire se quella di “Como Senza Frontiere” fosse una riunione aperta a tutti o meno.
Nel video si vedono persone completamente disinteressate al dibattito che impongono ai presenti l’ascolto delle loro argomentazioni. E del resto sulla sua pagina Facebook il Veneto Fronte Skinhead parla di “blitz” presso il chiostrino di Sant’Eufemia durante l’assemblea di Como Senza Frontiere.
Si capisce in ogni caso l’imbarazzo nel condannare il gesto. Il tono e il linguaggio del comunicato sono sostanzialmente gli stessi dei vari post di Matteo Salvini contro l’invasione e le solite balle sulla sostituzione etnica su chi ci guadagna con i profughi, anzi le “risorse”, e i deliri contro il “turbocapitalismo alientante” e gli “pseudoclericali irretiti dalla retorica mondialista”.
Non che questo tipo di retorica si appannaggio esclusiva del VFS. I più attenti avranno colto, nel lessico e nei contenuti, una certa contiguità con il pensiero di pensatori “non allineati” del calibro di Diego Fusaro, che da tempo si spende contro l’immigrazione di massa e la sostituzione di popolo operata dalle èlite mondialiste che puntano a creare un esercito di apolidi. Antonio Acerra — rappresentante del Veneto Fronte Skinhead — ha parlato proprio di “un non-popolo figlio della modernità incontrollata”.
Il Veneto Fronte Skinhead fa sapere che il loro non è squadrismo perchè loro sono abituati ad altre forme di aggressione.
Non è possibile dimenticare i numerosi episodi di aggressione commessi da alcuni esponenti del VFS. Nel 2002 arrivarono le condanne per la violazione della Legge Mancino a carico di alcuni esponenti veronesi del Fronte. Successivamente quelle per l’omicidio di Nicola Tommasoli, ucciso durante un pestaggio. Uno degli autori — reo confesso — era un simpatizzante del Fronte, anche se i portavoce dell’associazione hanno sempre smentito.
Ed è Verona uno dei centri nevralgici del Veneto Fronte Skinhead, lì vive il co-fondatore Piero Puschiavo.
Anche Andrea Miglioranzi altro leader storico del VFS ha legami con i leghisti. Nel 2012 è stato candidato nella lista a sostegno dell’ex sindaco leghista Flavio Tosi che poi lo nominerà presidente di AMIA (la partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti).
Non prima di aver tentato di farlo entrare all’Istituto per la Resistenza scaligero.
A Como è andata bene perchè le persone che partecipavano all’assemblea hanno mantenuto la calma. Ma non si può negare che il metodo usato dal Fronte sia molto più che “sgradevole”. Quando sai che il tuo interlocutore non ha alcun problema a passare alle maniere forti stai già subendo un’intimidazione.
Ed è questo che la Lega Nord dovrebbe condannare. Ma stranamente non lo fa.
(da “NextQuotidiano”)
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