L’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’ SBUGIARDA FONTANA: “IL CALCOLO DELL’RTY NON E’ ESILE E SI BASA SU STANDARD INTERNAZIONALI”
“SULLA PIATTAFORMA E’ PRESENTE DA MESI IL MANUALE CHE CHIARISCE IL MODO DI INSERIRE I DATI”…. 54 CASI DI ERRORI DELLA REGIONE SEGNALATI
Ormai le persone o gli enti che lo smentiscono e sbugiardano non si contano più. Del resto ci sarà un motivo per il quale solo la Lombardia ha avuto i problemi mentre nelle altre regioni tutto è filato liscio
“L’algoritmo per il calcolo dell’Rt non è esile, è basato su standard internazionali, è pubblico, reperibile sul Sito web dell’Iss ed è stato illustrato a tutti i referenti regionali che hanno contestualmente ricevuto il software per la sua applicazione e l’eventuale verifica. Il sistema è in uso da 36 settimane e nessun altra regione finora ha segnalato anomalie di questa entità sull’immissione dei dati”.
E’ quanto precisa l’Istituto superiore di sanità in merito alle comunicazioni di oggi del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in Consiglio regionale
Si ricorda inoltre che “l’Iss coordina la sorveglianza epidemiologica attraverso una piattaforma web e che sulla piattaforma è presente da mesi un manuale che chiarisce le modalità di immissione dei dati. Si precisa che solo le Regioni possono aggiornare e rettificare i dati presenti sul data-base”
Più chiaro di così? In Lombardia avrebbero dovuto studiare invece che dare la colpa agli altri dei loro errori.
Ci sono due dati (incredibili) in più: da maggio l’ISS ha inviato alla Lombardia 54 segnalazioni di errori, incompletezze e incongruenze
“La percentuale di casi incompleti per la sintomatologia è pari al 50,3% a fronte del 2,5% del resto d’Italia nel periodo 13 dicembre 2020-13 gennaio 2021”. Cioè, nell’ultimo mese la Lombardia non ha trasmesso lo stato clinico di metà dei positivi.
(da agenzie)
Leave a Reply