L’ULTIMO FIORE: LA SCISSIONE DI FORZA NUOVA
LA MAGGIORANZA DEI MILITANTI ABBANDONA IL MOVIMENTO: “FIORE SI E’ APPIATTITO SUI TEMI DELLA LEGA” (CHIEDETEVI IL PERCHE’…)
E chi lo dice che soltanto la sinistra si scinde? Il Fatto Quotidiano racconta oggi che Roberto Fiore sta passando un brutto quarto d’ora dentro Forza Nuova, abbandonata da tanti militanti secondo i quali la sua creatura si sta confondendo con la Lega di Salvini:
Forza Nuova “non ha più gli attributi necessari per portare avanti la lotta contro il sistema”. Addio Roberto Fiore, firmato i militanti di mezza Italia.
Nel giro di poche ore le sezioni dell’Emilia-Romagna, della Basilicata e della Puglia, del Trentino Alto-Adige e della Lombardia hanno lasciato, con un comunicato congiunto, la formazione di estrema destra fondata dall’ex leader di Terza Posizione. “Dopo anni di militanza tra le file del partito siamo costretti a prendere atto che le scelte del segretario nazionale, nei fatti, non possono più considerarsi coerenti con i valori fondanti di Fn”. Riassumibili nello slogan “Ordine contro il caos”.
Tra i motivi della fuoriuscita di centinaia di simpatizzanti (alle Politiche del marzo 2018 Fn insieme alla Fiamma tricolore prese poco più di 126 mila voti) ci sarebbe l’appiattimento di Fiore su temi e battaglie già cavalcate da Matteo Salvini, alla guida della Lega.
Gli ex forzanovisti hanno annunciato la loro adesione alla “Rete delle comunità forzanoviste” mentre Fiore fa spallucce e rilancia: “Ho convocato il congresso per il 18 luglio, coloro che hanno gettato la spugna saranno sostituiti da centinaia di nuovi militanti”.
I problemi e le divergenze all’interno di Forza Nuova si rincorrevano da mesi per “motivi di incompatibilità con la sezione romana sul modo di fare politica”. Ad essere contestate sono le scelte del segretario nazionale Roberto Fiore “il nostro slogan è sempre stato ‘Ordine contro il caos’: ebbene, le ultime azioni del gruppo capitolino sono state proprio all’insegna del caos.
Dietro la rottura, oltre alle recenti scoppole elettorali, ci sarebbe anche l’insofferenza verso la gestione opaca da parte dei vertici nazionali, oltre alle varie questioni legali (con accuse legate allo spaccio di sostanze stupefacenti e a presunte truffe) che riguardano Giuliano Castellino, responsabile romano del partito.
(da agenzie)
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