M5S CON IL PD VIETATO DALLO STATUTO? LOMBARDI SCONFESSA DI MAIO: “SE C’E’ UN PROGETTO INSIEME NON C’E’ NULLA DI MALE”
“LO STATUTO PARLA SOLO DI ISCRIZIONE VIETATA, NON DI CANDIDATURE CHE VENGONO GESTITE DAL CAPO POLITICO”
Un accordo con il Pd alle prossime regionali, e perchè no in futuro anche alla Regione Lazio dove il governatore è proprio il segretario Pd Nicola Zingaretti, secondo Lombardi non deve essere un tabù
Il divieto di un’alleanza tra il Movimento 5 Stelle e il Pd per via dello Statuto non sarebbe poi così rigido, come invece ha sostenuto Luigi Di Maio parlando agli attivisti a Bologna ieri 25 novembre.
A mettere in dubbio il no secco del capo politico è Roberta Lombardi, capogruppo al Consiglio regionale del Lazio, che a Circo Massimo su Radio Capital prova a rilanciare l’ipotesi di un accordo per le prossime regionali in Emilia Romagna e in Calabria.
«Secondo le nostre regole, da statuto non possiamo iscrivere al M5s esponenti di altre forze politiche o di associazioni che abbiano finalità diverse da quelle del Movimento — ha chiarito Lombardi — I regolamenti delle candidature invece vengono portati avanti dal capo politico elezione per elezione, possono cambiare da una regione all’altra».
Insomma un accordo con il Pd alle prossime regionali, e perchè no in futuro anche alla Regione Lazio dove il governatore è proprio il segretario Pd Nicola Zingaretti, secondo Lombardi non deve essere un tabù: «Se c’è un progetto insieme, come è successo a livello governativo — aggiunge — non vedo niente di male che si dica, in maniera molto trasparente, questi sono gli impegni che vogliamo prendere insieme, su questo ci misurate e su questo ci corresponsabilizziamo come siamo corresponsabilizzati al governo».
Per la ex capogruppo 5 stelle alla Camera, inoltre, bisognerebbe richiamare in causa gli iscritti alla piattaforma Rousseau: «Con il primo voto si è deciso, con una risposta plebiscitaria, di partecipare alle regionali. Ora bisognerebbe chiedere come partecipiamo, se soli, con il centrosinistra o con il centrodestra»
E, in ogni caso, «Emilia Romagna e governo devono essere partite separate. Il governo non cadrà dopo le regionali».
(da agenzie)
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