MARCIA NO TAV DI SABATO, BRUTTI SEGNALI: QUALCUNO HA INTERESSE CHE CI SCAPPI IL MORTO PER CRIMINALIZZARE IL MOVIMENTO?
CRESCE IL NUMERO DEI PARTECIPANTI PREVISTI, SI PREVEDONO 100.000 PERSONE… SALVINI MANDA ADDIRITTURA 500 AGENTI, ATTIVATI STRANAMENTE I SERVIZI SEGRETI…SIAMO TORNATI ALLA STRATEGIA DELLA TENSIONE?
I primi controlli in Val di Susa sono già scattati. Il Viminale ha schierato 500 uomini delle Forze dell’Ordine. Non solo. È sceso in campo un intero sistema internazionale per contrastare il corteo dei No-Tav di sabato nel caso dovesse sfociare in atti di violenza o in tentativi di sabotare il cantiere di Chiomonte.
“Abbiamo attivato canali informativi esteri per acquisire elementi utili a prevenire i disordini”, è ciò che ha riferito il Direttore dell’Agenzia Informazioni per la Sicurezza interna (Aisi), Mario Parente.
Per capire a che livello è arrivata la preoccupazione, basti pensare che il corteo contro l’Alta velocità Torino-Lione è diventato argomento di discussione durante l’audizione al Copasir. E i No-Tav rispondono così: “Salvini è preoccupato? Siamo felici”.
Ecco le premesse.
A Venaus, luogo in cui partirà la marcia e dove è iniziato il campeggio ‘Alta felicità ‘, sono attese centomila persone da tutta Europa. Nelle stazioni ferroviarie infatti sono iniziati i primi interventi degli agenti che identificano chi scende dai treni in arrivo a Torino.
L’ordine del ministero degli Interni è chiaro: “Non tollereremo violenza contro le forze dell’ordine, niente resterà impunito”, ha detto Matteo Salvini.
Dimenticando che le provocazioni possono arrivare anche dalle forze dell’ordine, basta poco per scatenare una reazione.
In allarme anche il prefetto di Torino Claudio Palomba: “L’auspicio è che tutto si svolga con tranquillità , stiamo monitorando con molta attenzione la situazione, questo è il nostro compito”.
La tensione cresce. Per adesso nelle parole, sabato si vedrà .
Francesco Richetto, valsusino, storico attivista del movimento No Tav, interviene su Salvini: “Ci sono persone che vogliono realizzare un progetto devastante per il nostro territorio. E se Salvini è preoccupato, noi siamo felici. Penso che sia reciproco”.
Il clima che si respira alla vigilia è questo. Le Forze dell’Ordine sono mobilitate anche per le ore notturne, il momento più critico.
I No Tav parlano di una manifestazione in cui sarà dimostrata “fin da subito la nostra vitalità ” e preannunciano problemi di ordine pubblico.
Questa è la reazione al via libera all’opera dato dal governo guidato dal premier Conte.
I parlamentari M5s continuano a ribadire la loro contrarietà all’opera pur assecondando la scelta dell’esecutivo a trazione leghista. E così sono finiti nel mirino dei No-Tav, così come è diventato bersaglio di recriminazioni il ministro Danilo Toninelli, il quale ribadisce che “l’opera è un bidone ma il governo deve andare avanti”.
Difficile infatti, anzi è totalmente esclusa, la presenza di deputati e senatori M5s alla marcia. Non sarebbero ben accetti.
E non hanno più il sostegno neanche dei consiglieri comunali di Torino. “La vostra inutilità è disarmante. Punto”. È il commento secco di Andrea Russi a una nota dei parlamentari piemontesi pentastellati sulla Tav.
La scissione potrebbe essere vicina e mentre i parlamentari, nel week end, staranno lontani dalla Val di Susa, qualche consigliere in odor di fuga dal Movimento potrebbe vedersi.
(da “Huffingtonpost”)
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