MELONI DA TRUMP, IL NEW YORK TIMES: “LA PREMIER HA SPINTO AGGRESSIVAMENTE SU SALA”
CHE COSA SI SONO DETTI
A circa due settimane dall’insediamento di Trump alla Casa Bianca, che avverrà il 20 gennaio, Meloni ha voluto incontrare il presidente eletto e alleato con cui si è confrontata su diversi temi.
Si è trattato di una visita lampo, ma sufficiente ad affrontare i dossier più caldi: dalla guerra in Ucraina, al tema dei dazi, fino al caso di Cecilia Sala, detenuta in Iran dal 19 dicembre.
Nella vicenda della giornalista infatti, anche gli Stati Uniti hanno un ruolo. Il regime di Teheran avrebbe fatto intendere di puntare a uno scambio di prigionieri, con Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere arrestato in Italia e ricercato dagli Usa con l’accusa di collaborare con il terrorismo.
Da più fronti Washington ha espresso le sue preoccupazioni rispetto a un eventuale rilascio di Abedini, che definisce “molto pericoloso” e di cui teme la fuga.
Nel corso dell’incontro a Mar-a-Lago, secondo i dettagli forniti dal New York Times, il caso della giornalista è stato al centro del tavolo dei due leader. Meloni in particolare, “ha premuto in modo aggressivo” su questo, avrebbe riferito una fonte informata sull’incontro.
Per i media la visita sarebbe stata proficua. “Grande alleata, leader forte”, sarebbero state le parole pronunciate dal futuro segretario di Stato Marco Rubio su Meloni quando è stato chiamato sul palco a Mar-a-Lago da Donald Trump, secondo quanto raccontato su X dal reporter del Wall Street Journal Alex Leary.
Al vertice erano presenti anche l’ambasciatrice italiana negli Usa Mariangela Zappia e i futuri ambasciatore statunitense e segretario del Tesoro, Tilman Fertitta e Scott Bessent.
Per il Nyt, la visita di Meloni consolida l’immagine della premier come di un’alleata cruciale per Trump in Europa. “Rafforza le speranze dei sostenitori della Meloni che la premier conservatrice italiana diventi l’alleata di riferimento di Trump in Europa”, si legge.
In particolare, il ruolo centrale che Meloni potrebbe ricoprire è quello di “mediatrice” nei rapporti, talvolta tesi, tra il tycoon e gli altri leader europei. Soprattutto dopo la minaccia di Trump “di avviare una guerra commerciale con il continente, oltre a ridurre il sostegno americano ad alcuni Paesi della Nato e all’Ucraina nella guerra contro la Russia”, prosegue il quotidiano.
Anche il Wall Street Journal ha riportato alcuni dettagli della visita. Meloni “ha davvero preso d’assalto l’Europa”, avrebbe detto il leader Maga a proposito della premier. E ancora: “È molto emozionante, sono qui con una donna fantastica, il primo ministro italiano”.
Trump poi, avrebbe mostrato a Meloni la première di un documentario incentrato sui ricorsi nelle elezioni del 2020 (quando denunciò brogli di massa e contestò il risultato elettorale), con un focus sugli sforzi dell’avvocato John Eastman.
(DA AGENZIE)
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