MOLISE: FLI RITIRA IL SIMBOLO PERCHE’ NON ESISTE QUALCUNO CHE FACCIA RISPETTARE LE DECISIONI DI FINI
C’E’ CHI NON HA CAPITO ANCORA CHE FLI E’ ALTERNATIVO AL PDL… SE IL SEGRETARIO REGIONALE AVEVA I SUOI INTERESSI AD ALLEARSI CON UN INQUISITO BASTAVA ESPELLERLO UNA SETTIMANA FA, ALTRO CHE RITIRARE IL SIMBOLO… E CHI HA SULLA COSCIENZA L’ENNESIMA CAZZATA AI DANNI DEL PARTITO SI PRENDA UN PERIODO DI RIPOSO
Riportiamo da “Il Futurista”
Uno scontro tra i dirigenti locali e le indicazioni dell’ufficio di presidenza.
Dove i primi si ostinavano a sostenere il candidato del Pdl Iorio nonostante dal massimo organo del partito fosse arrivata l’indicazione diversa.
Le elezioni regionali in Molise non vedranno sulla scheda il simbolo di Futuro e Libertà , stando a quanto si apprende.
E non poteva essere diversamente, considerata l’ostinazione di qualcuno nel voler conservare lo status quo.
Fino a ieri i dirigenti locali del movimento futurista avevano deciso di appoggiare – assieme all’Udc – il governatore Iorio, esponente del Pdl di provata fede berlusconiana, nella corsa per il secondo mandato.
Ma non avevano fatto i conti con l’insofferenza della base, oltre al fatto che il candidato del centrosinistra Paolo Frattura aveva invitato i finiani a sostenerlo in opposizione all’attuale maggioranza, coerentemente con quanto accade in Parlamento. Con la decisione dell’ufficio di presidenza, al quale aveva preso parte Fini in persona, ribadendo di essere alternativi al berlusconismo.Fli: Bocchino, in Molise no simbolo, chi si candida lo fa a titolo personale
Il comunicato di Bocchino
“La volonta’ di Futuro e Liberta’ di rappresentare un’alternativa tanto al berlusconismo quanto alle sinistre, impone scelte nette anche nelle imminenti elezioni regionali in Molise.
La regione e’ caratterizzata da alcuni dati di fatto:
1) Il Terzo Polo non presentera’, con nostro rammarico, una propria candidatura alla presidenza in quanto Udc e Api hanno da tempo deciso di sostenere il primo il presidente Iorio e il secondo il consigliere del centrosinistra Frattura”.
2) In Futuro e liberta’ esiste un’analoga inconciliabile diversita’ di valutazione tra il consigliere regionale di Campobasso e coordinatore regionale Quintino Pallante, e il consigliere regionale di Isernia Tony Incollingo.
3) L’Ufficio politico nazionale di Futuro e Liberta’ ha ritenuto non sussistano le basi, visto il fallimento del suo governo, per sostenere Iorio e parimenti non siano emerse le condizioni politiche per considerare la candidatura di Frattura come espressione di una trasversale volonta’ di rinnovamento, e non solo come indicazione del centrosinistra”.
4) Anche per la particolarita’ della regione -continua- non e’ stata individuata una personalita’ che fosse credibile quale candidato del solo Futuro e liberta’ alla presidenza della regione.
Alla luce di tutto cio’ Futuro e liberta’ per l’Italia non presentera’ liste col proprio simbolo e nessun dirigente nazionale partecipera’ alla campagna elettorale. Pertanto -conclude- le scelte degli esponenti locali del partito saranno unicamente a titolo personale”.
Commento
1) Nei partiti deve esistere una leadership credibile, oppure si favorisce il caos generalizzato: da settimane il caso Molise si trascinava tra le polemiche, bastava intervenire a tempo debito con un sistema molto semplice e lineare.
Stabilire a livello romano quale fosse l’alleanza percorribile, dopo aver sentito i dirigenti locali, e prendere una decisione vincolante per tutti.
Chi si uniformava bene, chi non lo faceva fuori dal partito.
2) Qui invece prima si è dato credito a chi voleva un’alleanza con Iorio con dichiarazioni premature di Bocchino.
Poi, di fronte alla ribellione di altri dirigenti locali e della base, si è rimessa la decisione all’ufficio politico un giorno prima della scadenza per la presentazione delle liste.
A quel punto Fini e la maggioranza dei dirigenti nazionali hanno dato indicazione per il candidato Frattura (cosa peraltro già fatta venti giorni fa) , ma il coordinatore non era d’accordo lo stesso quando bastava dargli 30 secondi per decidere: o ti uniformi o sei commissariato e amen.
E Fli sarebbe stato presente alle elezioni.
3) Per Bocchino “non esistono le basi” per prendere una decisione?
E lui che ci sta a fare allora?
Se non è in grado di far eseguire una decisione del massimo organo del partito si dimetta e si riposi.
Che può pensare un elettore dopo questa sceneggiata invereconda?
Che Fli è un partito dove un coordinatore regionale (nominato da chi poi, indovinate un po’…) può impedire che vengano eseguite le direttive di Fini e arrivare a non far presentare neanche il simbolo del partito.
Una ammissione di impotenza di tal genere (se qualcuno non ciurlasse nel manico) porterebbe alle dimissioni di qualsiasi segretario, altro che le palle di “problemi locali”.
4) Bocchino non ha individuato una personalità credibile per presentarsi da soli?
Certo all’ultimo momento chi vuoi trovare?
Poteva sempre chiedere al suo amico coordinatore regionale ligure Nan: magari se emigrava un paio di mesi in Molise i militanti futuristi locali ne avrebbero tratto giovamento.
O forse si riserva la carta per le regionali in Calabria?
Leave a Reply