MONTI PRESENTA I CANDIDATI DI “SCELTA CIVICA”: “MODERATI? ALL’ITALIA SERVONO RIFORME RADICALI”
RIGORE E CRESCITA…”PDL E LEGA SI RASSEGNINO: NOI ANTAGONISTI DELLA SINISTRA”…”AL PRIMO CONSIGLIO DEI MINISTRI RIDURREMO I PARLAMENTARI”
Il presidente del Consiglio Mario Monti è stato accolto dagli applausi al suo ingresso nella tensostruttura del “Kilometro Rosso” a Bergamo, dove il Professore presenta i 400 candidati della sua lista “Scelta Civica”.
Monti è arrivato insieme alla moglie, mentre il figlio Giovanni è entrato in sala poco prima. All’appuntamento sono presenti tra gli altri il ministro Andrea Riccardi, Luca Cordero di Montezemolo, il ministro della Salute Renato Balduzzi.
L’applauso scrosciante è scattato alla fine della proiezione di un video sulla sua attività di premier che si è concluso con un fermo immagine del tweet attraverso il quale ha annunciato la sua “salita in politica”. In risposta agli applausi, Monti scherza: “Non vorrei che mi aveste preso per un politico. Oggi abbiamo parlato di speranza e di passione e vi assicuro che la passione mi è venuta…”, ha continuato ridendo.
“Associare rigore e crescita”.
Poi, durante il suo intervento, il Professore si fa serio e chiarisce quali saranno i due paletti dell’azione di governo se vincerà le elezioni: rigore e crescita.
“Siamo all’uscita, spero, da una crisi finanziaria grave. Ora dobbiamo associare per prossimi tempi una continuazione della discilina di bilancio, che non è una cosa contabile, ma una serietà di rapporto con le generazioni future. Non possiamo imbrogliare i nostri figli e nipoti gravando sempre più di debito il loro percorso di vita. Dobbiamo invertire questa situazione in cui i giovani si aspettano una prospettiva di vita di benessere più negativa dei loro genitori e nonni”, ha chiarito i premier.
“A questo bisogna associare un nuovo slancio per la crescita, il lavoro e il sociale”, ha aggiunto.
“Tasse giù ma con responsabilità “.
“Ora si può parlare di graduale riduzione delle tasse – prosegue Monti -, ma con responsabilità e senza promesse che non si possono mantenere”.
“Qualcuno è stizzito perchè parlo della riduzione delle tasse – osserva ancora il premier -. Non è incoerente questo, quello che gli italiani hanno fatto nel 2012 era strettamente indispensabile ma non per sempre. Le situazioni cambiano”.
“Napolitano guida sicura”.
“Non so se la mia decisione gli faccia piacere, ma so però che è ispirata da quello stesso amore per il nostro Paese e per il desiderio di riconciliare la società civile con la politica che lo caratterizzano in modo così alto”.
Così Mario Monti, alla convention di Scelta civica in corso a Bergamo, ha omaggiato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Un ringraziamento, ha aggiunto, “per la grande dignità , per l’orientamento civile e la sicura guida che costituisce per la Repubblica italiana”.
“Moderazione? No, riforme radicali”.
“L’Italia non ha bisogno di moderazione, ma di riforme radicali” sottolinea ancora Monti nel suo intervento a Bergamo per l’apertura della campagna elettorale di “Scelta Civica”.
“Non sempre coloro che si dicono moderati in politica sono moderati nel nostro senso” e comunque “l’Italia non ha bisogno di moderazione nel senso di mezze misure, ma di riforme radicali” spiega Monti. “Non si tratta di federare i moderati, ma di federare i riformatori”.
“Riforme, serve sforzo ampio e unitario”.
“Ho sempre sostenuto, quando guardavo la politica da fuori o dall’Europa, che le riforme incontrassero difficoltà e fosse necessario uno sforzo largo e unitario per superare certe emergenze. I nostri segnali della voglia di fare riforme sono stati accolti e seguiti con scelte politiche costose da soggetti che prima militavamo nel polo di sinistra e di destra e non erano a loro agio nella loro casa di appartenenza sulle riforme. Noi li abbiamo voluti, loro sono venuti”.
“Voto utile ‘per’ l’Italia”.
Quello per la lista Monti “non è un voto ‘contro’ qualcuno, ma fermissimamente ‘per’ l’Italia.
Ed è un voto utile” ha assicurato Monti. “Tra un po’ diremo che è ‘il’ voto utile”.
“Destra ostacolo contro corruzione”.
Mario Monti ha ricordato gli ostacoli arrivati dal mondo della destra nel corso del suo anno di governo. “Conflitti di interesse, falso in bilancio e corruzione” sono i temi più ostacolati “dalla destra, anche per ragioni storiche che noi tutti conosciamo”, ha detto il Professore, riferendosi indirettamente al Cavaliere Berlusconi.
“Mercato del lavoro, si può fare di più”.
“Sul mercato del lavoro è possibile andare più avanti rispetto a quella strana maggioranza che mi ha sostenuto l’anno scorso” ha aggiunto il premier.
A Pdl e Lega: “Noi antagonisti della sinistra”.
Monti poi si rivolge direttamente a “Pdl e Lega”. “Devono arrendersi: questa volta gli antagonisti della sinistra, e in particolare della sinistra estrema, sono due: loro, i soliti vecchi che da vent’anni promettono e tradiscono la rivoluzione liberale, e noi che con semplicità parliamo il linguaggio della verità , delle riforme e dell’Europa. Starà agli elettori – aggiunge – stabilire chi è più credibile: chi ha fallito per vent’anni o noi”. Per il premier, “la Lega si vergogna dell’Italia e invidia la Germania”.
“Autocritica: ma scherziamo?”.
“Vendola ha dichiarato, dopo una serata molto drammatica sull’emergenza Ilva, ‘in fondo potremmo anche collaborare con Monti e i suoi purchè faccia autocriticà . Ma non scherziamo”. Sottolinea il presidente del Consiglio durante il suo intervento. Comunque, nell’incontro di due giorni fa tra Governo, parti sociali e azienda, c’è stato un “passo avanti significativo sulla spinosissima e drammatica questione dell’Ilva”.
“Da sinistra tardivo apprezzamento mercato”.
Da qualche tempo – osserva Monti – vi sono nella sinistra importanti e apprezzabili istinti e impulsi liberalizzatori, di scoperta dei valori di un’economia di mercato e sociale di mercato. Sono relativamente recenti.
Dopo avere in una fase più antica negato tutte le singole pietre della costruzione europea, c’è stato un apprezzabile avvicinamento.
Ma molti di noi erano in sintonia con la visione culturale dell’economia sociale di mercato europea dagli anni ’70-’80-’90. Dovremmo rinnegare quegli sforzi notevoli?
L’Italia ha bisogno di un impulso liberale che noi non vediamo contradditorio con una visione sociale e cattolica, nel laicismo della politica, perchè dovremmo dare più valore a certi tardivi e apprezzabili riconoscimenti della necessità di andare in quella direzione e non rivendicare invece la nostra cultura che si è forgiata anche nell’operatività nel governo europeo?”.
“Europa, noi sappiamo come fare”.
“Noi sappiamo meglio di altri come l’Europa funziona e come si possa dall’Italia far cambiare l’Europa se quell’orientamento non ci soddisfa pienamente” ha affermato Monti.
“In primo Cdm riforme istituzionali: ridurre parlamentari”.
Questi i ddl di riforma Costituzionale che Mario Monti presenterebbe al primo Consiglio dei Ministri se vincesse le elezioni. “Drastica riduzione del numero dei parlamentari, riassetto dello Stato con un’organizzazione meno onerosa e più proficua”
E ancora, “correzione della riforma del Titolo V della Costituzione con cui – aggiunge Monti – nel concorso di volontà di sinistra e destra la Costituzione è stata riformata sicuramente a fin di bene e in buona fede, ma con il risultato di paralizzare la capacità dell’Italia di essere competitiva con infrastrutture adeguate, rispettose dell’ambiente e con una politica energetica moderna”.
“Astensionismo è regalo ai partiti”.
“Chi si astiene pensa di fare un dispetto alla vecchia politica, ma in realtà fa un grande favore ai partiti” avverte il Professore.
“Vi sono due coalizioni rispetto alle quali riteniamo di essere i migliori, ma ve ne è anche una terza che è quella dei non votanti. Chi non vota pensa di fare un dispetto alla vecchia politica, ma alla fine gli fa un grande regalo. Per questo dirò loro che se non vogliono fare una scelta politica facciano la scelta civica”.
“Al Quirinale? Meglio premier per le riforme”.
“Ho pensato che per l’Italia fosse più interessante provare a promuovere questo sforzo, piuttosto che magari andare a esercitare per sette anni un incarico che è meno rilevante per il cambiamento dell’Italia”.
Monti conclude commosso parlando dei nipoti.
Alle ultime battute del suo discorso, Mario Monti accusa un attimo di commozione quando parla dei propri nipoti “troppo spesso trascurati in questi 13 mesi di mio impegno civile. Ho trascurato i miei nipoti – ripete il Professore con voce piegata dall’emozione – ma l’ho dovuto fare perchè altrimenti avrei fatto un torto a tutti gli altri nipoti d’Italia”.
(da “la Stampa”)
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