MUORE LA NONNA, ZUFFA TRA PARENTI PRIMA ALL’OBITORIO, POI PER STRADA, LA POLIZIA DEVE PURE SCORTARE LA BARA
A CHIAVARI VA IN SCENA UNA RISSA DOPO LA MORTE DI UNA ANZIANA DI 90 ANNI… MENO MALE CHE DOBBIAMO PRESERVARE L’IDENTITA’ DALLE CONTAMINAZIONI DEGLI INCIVILI
Dopo la zuffa davanti alla camere mortuarie dell’ospedale lavagnese di mercoledì, i nipoti di una donna siciliana di novant’anni morta nei giorni scorsi nel Tigullio sono tornati ad affrontarsi l’altra sera in viale Kasman a Chiavari.
Accesi da una faida famigliare, due gruppi che si scontrano con accuse reciproche sulle cure che sarebbero state date o meno alla donna e sul luogo in cui questa dovrebbe essere seppellita.
In mezzo gli agenti del commissariato di Chiavari e, in appoggio, i carabinieri.
La rissa dell’altra sera è stata sedata, ma gli agenti e i militari ieri pomeriggio sono andati al funerale della signora a San Bartolomeo, a Sestri Levante, con la speranza di scongiurare altre tensioni.
E quando la cerimonia si è conclusa senza problemi, un’auto della polizia stradale ha scortato la bara sino a Staglieno, dove la novantenne sarà cremata.
In queste ore gli agenti del commissariato diretto da Luca Capurro stanno tirando le fila di quello che è accaduto in questi giorni, per decidere se e chi denunciare per questi episodi assurdi.
Stando a quanto ricostruito sinora, l’anziana era arrivata a Sestri Levante da alcuni parenti una ventina di giorni prima di morire in ospedale. Da Bagheria, dove viveva. Ha 11 figli e già in precedenza c’erano state ruggini interne alla famiglia.
Quando è deceduta, una parte dei figli, che vive in Sicilia, ha accusato gli altri, che abitano a Sestri e nel Tigullio, di non averla curata come avrebbero dovuto.
A quel punto, i famigliari dalla Sicilia sono arrivati nel Tigullio, chiedendo di poter seppellire l’anziana a Bagheria.
Mentre gli altri hanno deciso di farla cremare e lasciarla a Sestri Levante.
Un affronto per entrambe le formazioni, che ha scatenato la rabbia in primis dei nipoti dell’anziana, alcuni dei quali già conosciuti dalle forze dell’ordine per altri reati e pronti ad affrontarsi.
(da “Il Secolo XIX”)
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