NEL M5S TENGONO FAMIGLIA: IL TRIO STEFANO, FIGLIO CONSIGLIERE, PADRE CANDIDATO AL PARLAMENTO, COMPAGNA ASSESSORA
FA TRIS ANCHE LA FAMIGLIA DE VITO E FANNO BIS DIACO, LEONARDI E MORAZZANO
Dopo il figlio, la moglie del figlio. E adesso anche il padre.
Enrico Stefà no, bis-consigliere al comune di Roma e presidente della Commissione Trasporti della Capitale, potrebbe presto avere altra compagnia in famiglia tra chi scende in politica, come si suol dire, con il MoVimento 5 Stelle.
Il Messaggero infatti scriveva ieri che tra i candidati su cui punta il MoVimento 5 Stelle a Roma ci sarà anche Stefano Stefà no, avvocato cassazionista oltre che ex consulente legale delle società del gruppo IRI-ITALSTAT (Autostrade, Bonifica, ecc.).
Ma soprattutto, appunto, padre di Enrico Stefà no. Del consigliere comunale a 5 Stelle si era parlato nel luglio 2016 a proposito di Veronica Mammì, candidata alla Regione Lazio nel 2013 con il M5S, collaboratrice della deputata Federica Daga e in seguito portavoce consigliera del Municipio VI Roma delle Torri, perchè nel frattempo proprio lei era diventata ed è tuttora assessora alle politiche abitative, sociali e alle pari opportunità nel VII Municipio. Oltre che compagna proprio di Stefà no, appunto.
In attesa di sapere se l’avvocato Stefà no passerà le Parlamentarie e potrà seguire le orme del figlio e della di lui compagna, non è solo la sua famiglia ad aver fatto tris nel MoVimento 5 Stelle.
Basti ricordare Marcello De Vito, presidente dell’Assemblea Capitolina, che a casa troverà molti argomenti di discussione in comune con Giovanna Tadonio — sua moglie ma anche assessora alla sicurezza nel III Municipio guidato da Roberta Capoccioni, fedelissima di Roberta Lombardi — e durante le feste comandate ne troverà altrettanti con la sorella Francesca De Vito, candidata consigliere alla Regione proprio mentre la Lombardi corre per la carica di governatrice.
Nel M5S Roma c’è però chi si accontenta del bis: ad esempio Daniele Diaco, consigliere capitolino e presidente della Commissione Ambiente oltre che marito di Silvia Crescimanno, presidente del XII Municipio.
E poi c’è l’ormai disciolto VIII Municipio: in consiglio sedevano Teresa Leonardi (40 preferenze) ed Eleonora Chisena (91), madre e figlia; Giuseppe Morazzano (41 voti) e Luca Morazzano (34), padre e figlio.
Si vede che la passione civile si trasmette per via genetica o insieme alle affinità elettive. Sempre meglio della vecchia politica, no?
(da “NextQuotidiano”)
Leave a Reply