NORVEGIA, IL MINISTRO RAZZISTA S’INNAMORA DI UNA RIFUGIATA IRANIANA
SANDERS ERA CONTRO “LA MESCOLANZA DELLE RAZZE”, POI HA CONOSCIUTO LEI, EX MISS IRAN, SCAPPATA DAL SUO PAESE
Era xenofobo, voleva tutti gli immigrati fuori dal suo paese, poi tra i volti dai tratti orientali ha scorto quello di Bahareh Letnes, una giovane iraniana rifugiata in Norvegia, nonchè ex Miss Iran, e si è follemente innamorato.
Così, contro ogni previsione, contro ogni convinzione, il ministro della pesca norvegese Per Sandberg si è scoperto all’improvviso un po’ più tollerante. Almeno nei confronti di quella che è oggi la sua fidanzata.
Lunghi capelli corvini, sguardo profondo, Bahareh arrivò per la prima volta nel paese scandinavo quando aveva 16 anni. Per tre volte richiese l’asilo politico e per tre volte le venne rifiutato, così dovette rientrare in Iran.
Fino a quando è fuggita per l’ultima volta, quella buona, ed è riuscita ad ottenere lo status di rifugiato nel 2008 anche grazie alla perseveranza della mamma adottiva. In Iran il padre biologico aveva già combinato un matrimonio forzato.
Nonostante la lontananza, il legame con la terra natìa è stato sempre molto forte: la giovane ha anche rappresentato più volte l’Iran in vari concorsi di bellezza, tra cui Miss Iran 2013, Miss Globe Iran 2014 e Miss Grand International Iran dello stesso anno.
Tra un concorso e l’altro i due si incontrano e scocca la scintilla. Il dardo di Cupido colpice alla faccia delle origini o della religione e Sandberg, dopo un matrimonio patriottico e tre figli, si ‘mescola’.
Proprio lui che, nel 2003, affermò che “razze, religioni e culture diverse non devono mescolarsi” se si vuole avere “una società armoniosa in Novergia”.
Esponente del Partito del progresso, Sandberg è conosciuto come uno degli oppositori più feroci dell’immigrazione in Norvegia. Nel 1997 è stato persino condannato per aggressione nei confronti di un richiedente asilo.
Con Bahareh però è differente e per lei farebbe tutto, anche difenderla e difendersi da tutte le accuse dell’opposizione.
Così ha fatto dopo che la sua amata ha aperto una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano o qando sono andati in vacanza insieme in Iran.
Lei, essendo una rifugiata, non sarebbe potuta rientrare nel proprio paese, ma i due sono andati tranquillamente, con tanto di foto ricordo posate sui social. Le accuse dell’opposizione, e anche di qualche suo collega di partito, questa volta sono state di aver legittimato un governo repressivo.
Ma non solo: sempre in Iran Sandberg ha portato il cellulare di lavoro. Per l’opposizione non ha rispettato le norme sulla sicurezza esponendo la Norvegia allo spionaggio degli ayatollah.
Da quando sono rientrati da Teheran i media locali non li hanno mollati un secondo e tutti ricordano, nero su bianco, la lista delle affermazioni xenofobe e patriottiche del passato. Nel 2002 propose il divieto di immigrazione dai paesi al di fuori dell’area Schengen.
L’anno successivo ha anche proposto dei chip elettronici da impiantare nei richiedenti asilo per impedire loro di fuggire mentre la loro richiesta viene elaborata. Nel 2007, invece, al politico americano Al Gore dichiarò di essere “un fondamentalista cattolico”. Quando c’è l’amore di mezzo però tutto diventa un po’ più relativo.
(da “Huffingtonpost”)
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