PD, EMERGONO ANCHE TESSERATI “A LORO INSAPUTA”: STRETTA A ROMA SUGLI ISCRITTI FANTASMA
“CIRCOLI DA CHIUDERE”…ORA UN SISTEMA DI REGISTRAZIONE DELLE ADESIONI IN TEMPO REALE
Un nuovo sistema informatico per registrare in tempo reale le nuove adesioni al partito, presto i sub-commissariamenti di specifiche zone della città (si partirà da Ostia), verifiche telefoniche a tappeto su tutti gli 8 mila iscritti.
È iniziato da un mese il commissariamento del Pd romano affidato a Matteo Orfini dopo gli arresti dell’inchiesta Mafia Capitale.
Dalle prime verifiche telefoniche – circa duecento – sono emersi casi di iscritti fantasma: cittadini inconsapevoli di risultare aderenti al Pd romano, dove da 27 mila tesserati del 2009 si è arrivati agli 8 mila attuali.
«Il commissariamento sarà un lavoro lungo. La mappatura di Barca finirà a maggio: noi andremo oltre. C’è molto da scavare, ma non tutto è da buttare. C’è voglia di ripartire» dice Orfini.
La federazione romana del Pd sarà la prima in Italia a essere dotata di un sistema informatico dove i segretari di circolo – con adeguate password e pagine web riservate – dovranno segnalare ogni mese le nuove iscrizioni e i rinnovi.
Un modo per controllare e verificare anche eventuali picchi di adesioni magari in prossimità di primarie o congressi.
«Il tesseramento quest’anno è in calo perchè non ci sono congressi in vista, e dunque i signori delle tessere sono meno interessati all’investimento. I capibastone vanno stroncati: per farlo non basta bonificare il malcostume che c’è stato fino a oggi. Occorre recuperare il rapporto con le persone e con i territori: spesso abbiamo lasciato che i capicorrente fossero gli unici a mantenere una relazione con i cittadini» dice Tobia Zevi, membro dell’assemblea nazionale del Pd e candidato renziano alla segreteria romana alle ultime primarie cittadine
Ma l’operazione pulizia non si limiterà alla tracciabilità online delle iscrizioni.
Il Pd Roma ha problemi economici – oltre un milione di euro di debiti a livello di federazione senza contare le passività dei singoli circoli – ma anche i commissariamenti non sono finiti.
Si potrebbe partire da Ostia, molto citata nelle carte di Mafia Capitale, e da altre periferie problematiche: Orfini sta pensando di affidare il Pd di quel municipio a un parlamentare non romano, a garanzia del massimo di indipendenza. «Alcuni circoli saranno essere chiusi o accorpati » aggiunge Orfini.
Canta vittoria Roberto Morassut, ora deputato e in passato assessore con Veltroni: «Da quattro anni parlo di iscrizioni fantasma, ho scritto due libri per raccontare la decadenza del partito a Roma e ora la verità esce confermata. Al congresso dissi che la base associativa del Pd in quasi tutta Italia era molto compromessa, che i dati manifestavano profonde anomalie. Nel caso di Roma, serve una fase costituente per il Pd».
Morassut lancia una proposta: «Il tesseramento 2015 deve avere basi diverse, regolando la quota tessera sulla base del reddito come sempre avvenuto nei partiti democratici e nei sindacati: le adesioni devono essere libere e individuali. I fatti che emergono stanno dimostrando che il tesseramento è stato in mano a capo tribù».
Gabriele Isman
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