PER SALVINI I SEI AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA ARRESTATI SONO INNOCENTI A PRESCINDERE, SENZA NEANCHE CONOSCERE GLI ATTI GIUDIZIARI: UN BELL’ESEMPIO DI LEGALITA’
SE GLI PIACCIONO I METODI DEI REGIMI MILITARI CHIEDA ASILO POLITICO AL SUO AMICO AL SISI, UN ESPERTO DI COME SI TRATTANO GLI ARRESTATI
La notizia dell’arresto di sei agenti della Polizia penitenziaria a Torino non è piaciuta a Matteo Salvini. Il leader della Lega, da Terni, ha commentato il caso dei presunti maltrattamenti al carcere Lorusso e Cotugno del capoluogo piemontese e ha criticato i giudici.
Il motivo? Aver dato peso alle parole dei detenuti, dando maggior risalto alle loro dichiarazioni senza dar valore a quelle dei poliziotti coinvolti. E le indagini stanno valutando l’ipotesi di altri casi sospetti.
«Che la parola di un detenuto valga gli arresti di un poliziotto mi fa girare le palle terribilmente. Quindi la mia massima solidarietà a quei sei padri di famiglia».
Le indagini, coordinate dal pubblico ministero Francesco Saverio Pelosi e partite dopo la segnalazione di Monica Gallo, la garante dei detenuti del capoluogo piemontese, vanno avanti e si cerca di ricostruire la vicenda anche basandosi su altri casi sospetti.
E non poteva mancare l’attacco alla magistratura: «Non so se è scattata un’epidemia in qualche tribunale: o si stanno scoprendo come pericolosi torturatori le donne e gli uomini in divisa o c’è qualcuno che si fida degli spacciatori e non dei poliziotti — ha aggiunto Matteo Salvini.
Sarebbe opportuno che qualcuno ricordasse a Salvini:
1) Prima di esprimere giudizi un politico dovrebbe leggere gli atti della polizia giudiziaria che non si basano solo su denunce di detenuti ma sui successivi accertamenti, riscontri e raccolta di prove.
2) Le indagini sono state fatte dall’organismo preposto della stessa Polizia penitenziaria, quindi non esiste alcun accanimento di terzi.
3) Il mandato di arresto deve essere sempre avallato da un Gip e in questo caso c’era un pericolo di occultamento delle prove.
4) Se ci sarà un rinvio a giudizio e un processo saranno i giudici a condannare o assolvere gli imputati, non il giudizio “a prescindere” di un politico. Vale la presunzione di innocenza per tutti, ma non esistono categorie di impuniti perchè ti prestano una polo per farti fare passerelle in televisione.
(da agenzie)
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