PERMESSO DI SOGGIORNO AL MIGRANTE EROE CHE HA BLOCCATO IL RAPINATORE, MA E’ SPARITO
I CARABINIERI: “MERITI DI GIUSTIZIA, AVRA’ DOCUMENTI E LAVORO”
Chiamarlo eroe è forse troppo. Ma sicuramente un cittadino che non si è voltato dall’altra parte.
Un immigrato che chiede qualche spicciolo fuori da un supermercato di Centocelle aiutando i clienti a svuotare il carrello della spesa e che l’altro ieri ha bloccato da solo un rapinatore rischiando anche di essere colpito a una spalla con un’accetta.
Nessuno conosce il nome del giovane con il giaccone avana e il berretto da baseball che ha ingaggiato con il bandito una violenta colluttazione fuori dal grande magazzino fino a farlo cadere rovinosamente con il motorino sul marciapiede impedendogli di fatto la fuga e facendolo così arrestare dai carabinieri
E lui non è nemmeno tornato davanti al supermercato dove qualcuno lo aveva notato in passato stazionare all’ingresso. Il ragazzo è sparito nel nulla, forse preoccupato dal fatto di essere clandestino e di non volere problemi con la giustizia.
Ma i carabinieri della compagnia Casilina sono pronti a rassicurarlo: «Ci sono varie fattispecie applicabili a questo caso – spiegano – se dovesse presentarsi o noi dovessimo rintracciarlo, anche se il caso è comunque chiuso, il giovane potrebbe beneficiare del permesso di soggiorno per motivi di giustizia e nell’eventualità che qualcuno, visto quello che ha fatto, volesse offrirgli un’occupazione, anche il permesso per lavoro».
D’altra parte le immagini della videosorveglianza del supermercato sono inequivocabili: quando il rapinatore, Aldo Panosetti, 37 anni, irrompe nel locale in piazza delle Conifere con il casco in testa, una bandana bianca sul volto, occhiali da sole e la mannaia stretta in pugno, l’unico a insospettirsi è proprio il ragazzo alla porta che lo segue con lo sguardo, ma non interviene.
Probabilmente già sa che lo farà all’uscita. E così è stato: anche il rapinatore, peraltro già sorvegliato speciale, con alcuni precedenti di polizia, si è reso conto che quel ragazzo era l’unico ostacolo fra lui e la fuga.
E così lo ha minacciato con la mannaia. Ma lo straniero non si è spaventato, anzi lo ha afferrato per il collo e lo ha immobilizzato arrivando anche a disarmarlo prima e a scaraventarlo a terra con tutto lo scooter.
Per qualche attimo, nonostante chiedesse aiuto e implorasse i passanti di chiamare la polizia, nessuno è andato a dargli una mano. Poi finalmente qualcuno si è mosso.
Nel frattempo però il trentenne è riuscito a divincolarsi ma non è andato lontano: i carabinieri della stazione Centocelle lo hanno inseguito e bloccato di nuovo. Ma quando si sono voltati per ringraziare chi aveva collaborato alla cattura il ragazzo con il berretto era scomparso.
Non è chiaro se qualcuno lo abbia visto correre via dalla parte opposta. E non è possibile visionare le telecamere di altri esercizi commerciali perchè in fondo, dal punto di vista investigativo e anche penale, quel giovane coraggioso di Centocelle non ha commesso alcun reato.
Ma c’è stato comunque più di qualcuno che, mentre i carabinieri concludevano i rilievi nel supermercato, ha fatto notare che di solito nessuno interviene in episodi come questo.
Che le cronache sono piene di rapine, in pratica più volte al giorno in tutta Roma, dove gli esercizi commerciali (supermercati, tabaccherie, farmacie, soprattutto) vengono utilizzati dai delinquenti come fossero dei bancomat, senza che nessuno osi alzare un dito per fermare balordi spesso anche disarmati ma in molte occasioni sotto effetto di stupefacenti e pronti a tutto.
Non è stato il caso del giovane africano. Proprio per questo i carabinieri, e non solo loro, vorrebbero incontrarlo per stringergli la mano e fare qualcosa per lui.
(da “La Repubblica”)
Leave a Reply