PESCHERECCIO ITALIANO SALVA 50 MIGRANTI, MALTA NEGA LO SBARCO, VANNO A LAMPEDUSA
ERA ALLA DERIVA, IL COMANDANTE HA FATTO IL SUO DOVERE: “TORNEREMO A CASA SOLO DOPO AVER CONOSCIUTO LA LORO SORTE”…INDEGNA MANFRINA TRA MALTA E ITALIA, POI SI MUOVE FINALMENTE LA GUARDIA COSTIERA ITALIANA
«Non li avremmo mai lasciati alla deriva, torneremo a casa dalle nostre famiglie dopo che avremo conosciuto la loro sorte». Lo dice il comandante Carlo Giarratano del motopeschereccio di Sciacca (Ag) «Accursio Giarratano», che dalla notte tra mercoledì e giovedì è bloccato in mare aperto dopo che l’equipaggio ha soccorso una cinquantina di migranti a bordo di un gommone, a circa cinquanta miglia da Malta.
La situazione di stallo è determinata dal fatto che Malta nega l’approdo alla nave italiana; ma poco le 22 il braccio mdi ferro è stato risolto dalla Guardia Costiera italiana che è andata in soccorso del peschereccio, ha preso in carico i migranti per portarli a Lampedusa..
Della situazione è stata informata anche la capitaneria di Porto Empedocle. «Non conosciamo la loro nazionalità , non possiamo lasciarle alla deriva, vorremmo poterle consegnare ad una autorità marittima disponibile, sia italiana che maltese» hanno fatto sapere dal peschereccio.
La nave è rimasta bloccata al largo di Malta, in acque internazionali, in attesa di istruzioni. Fino a quando una unità della Guardia Costiera italiana da Lampedusa si è mossa per prestare assistenza alla «Giarratano».
Da Sciacca ha parlato anche l’armatore della nave, Gaspare Giarratano: «Noi soccorriamo con tutto il cuore i migranti in difficoltà , e lo facciamo anche come omaggio alla memoria di mio figlio morto» ha detto all’agenzia Ansa. «E tutte le volte noi facciamo il nostro dovere, sbracciandoci e aiutando uomini, donne e bambini, perchè è giusto così»
Secondo la ong Sea Watch nelle giornata di giovedì almeno 7 gommoni sono partiti dalle coste libiche tentando di raggiungere l’Europa, tra questi quelli affondati e che hanno provocato la morte di almeno 150 persone. Ma nessuna nave, in queste ore, sta pattugliando la zona per prestare loro soccorso.
(da “il Corriere della Sera”)
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