PIAGGIO AEROSPACE LICENZIA, VIA IN 114: “IL GOVERNO LI HA RIEMPITI DI SOLDI E NON E’ RIUSCITO AD EVITARE GLI ESUBERI”
LAVORATORI IN RIVOLTA… SOTTO ACCUSA ANCHE I PAROLAI DELLA REGIONE LIGURIA
Centoquattordici lavoratori Piaggio Aerospace, di cui ottanta genovesi e 34 di Villanova, hanno ricevuto questa mattina le lettere di licenziamento.
Si tratta di lavoratori che sono al momento tutti in cassa integrazione che scadrà il prossimo luglio.
La conferma, dopo l’anticipazione del Secolo XIX online, arriva da fonti sindacali. «Piaggio Aerospace ha avviato questa mattina la procedura di licenziamento collettivo nonostante avesse detto che non ci sarebbero stati esuberi e se si sente autorizzata a farlo è perchè il governo ha nei fatti dato l’ok al nuovo piano industriale» attacca Antonio Caminito della Fiom Cgil di Genova. I sindacati hanno chiesto un immediato incontro con l’azienda: «Vogliamo capire quali sono le reali intenzioni – spiega il sindacalista – e se la convocazione non arriverà immediatamente siamo pronti a scendere in piazza».
Rabbia ma soprattutto l’amarezza nei confronti dell’esecutivo che il 15 febbraio aveva di fatto avallato il piano industriale dell’azienda allo scopo di evitarne il fallimento: «È evidente che il governo ha grandissime responsabilità perchè li ha riempiti di soldi – accusa ancora la Fiom – e non è riuscito nè a pretendere un piano industriale serio nè a evitare gli esuberi».
Fim Cisl e Uilm: «Governo e Regione corresponsabili»
«Ancora una volta le dichiarazioni rassicuranti dell’amministratore delegato non hanno nei fatti nessun riscontro, anzi si fa il contrario di ciò che si afferma. L’Azienda si sente legittimata nel portare avanti il proprio Piano Industriale dalle dichiarazioni di accoglimento dello stesso, fatte dal Governo nell’ultimo incontro del 15 febbraio 2018 presso il Ministero dello Sviluppo Economico. La cessione della proprietà intellettuale del P180 e la sua evoluzione ad una sconosciuta Società Cinese, che dovrebbe garantire commesse e quindi il lavoro, nei fatti farà uscire Piaggio dall’essere una società velivolistica civile.
Lo scrivono in un comunicato i rappresentati di Fim Cisl e Uilm – L’Azienda costruirà i velivoli civili sino a quando allo stesso converrà . Non ci risulta che esistano ad oggi accordi a tutela delle tante affermazioni generiche sentite. L’Azienda sostiene che non esiste lo spacchettamento ma contraddicendosi conferma che i motori sono in vendita, ad azienda italiana della quale anche in questo caso non si conosce l’identità dettagliata, ma si sa già che manterrà la sede a Villanova, i lavoratori italiani conoscono migliaia di Aziende che cedono e promettono garanzie che restano ovviamente a carico di chi compra. L’azienda straccia tutti gli accordi sottoscritti a garanzia del ridimensionamento della presenza su Genova, compreso gli impegni ad utilizzare le aree di Sestri Ponente per ricollocare i lavoratori, ma quel che è più grave cancella l’impegno sottoscritto nelle sedi Governative dell’assenza di esuberi. L’attivazione della procedura è un atto grave che chiama alla corresponsabilità diversi soggetti, primo tra tutti il Governo che ha continuato ad elargire milioni di euro a Piaggio senza pretendere in cambio un impegno minimo di garanzia occupazionale senza nessun licenziamento. La Regione in quanto firmatario dell’Accordo Ministeriale non è uno spettatore la violazione degli accordi sottoscritti la coinvolge direttamente» concludono dai sindacati».
(da “Il Secolo XIX”)
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