POLACCHI ARMATI FINO AI DENTI: IL PRIMO MINISTRO DI VARSAVIA, MORAWIECKI, HA ANNUNCIATO CHE LA SPESA PER LA DIFESA AUMENTERÀ AL 4% DEL PIL
LA POLONIA DIVENTERÀ, OLTRE CHE IL PIÙ ANTI-RUSSO, ANCHE IL PAESE MEGLIO ARMATO D’EUROPA… RIFILANO I VECCHI SCARTI DELL’EPOCA SOVIETICA AGLI UCRAINI, E LORO SI PRENDONO I NUOVI GIOIELLINI AMERICANI
La guerra in Ucraina sta cambiando la mappa politica dell’Europa, spostando il baricentro verso Est con effetti ancora imprevedibili. L’elemento più sorprendente è il riarmo polacco, che mira alla leadership militare non solo nella Ue.
Ieri il primo ministro Mateusz Morawiecki ha annunciato che la spesa per la Difesa aumenterà ulteriormente fino al quattro per cento del Pil, superando il tre per cento già stanziato dal Parlamento: un investimento in sistemi bellici che potrebbe sfiorare 32 miliardi di euro nel solo 2023.
Il programma è impressionante. Gli organici delle forze armate raddoppieranno, arrivando a 300 mila uomini: surclasseranno quelli francesi, i più grandi dell’Unione che ne contano 200 mila. [
In pochi mesi sono stati ordinati oltre 500 tank di ultima generazione tra M1 Abrams e K2 Black Panther, 200 cannoni semoventi, cinquecento lanciarazzi multipli. In pratica, si tratterà della più consistente forza corazzata d’Europa, ma la pianificazione prevede di acquistarne ancora di più.
Tranne che per le unità navali, questo shopping colossale si è rivolto esclusivamente a fabbriche statunitensi e sudcoreane: le uniche che sono in grado di gestire approvvigionamenti celeri.
Allo stesso tempo, la scelta mira a consolidare il rapporto con gli Stati Uniti, nella convinzione che non sia possibile affrontare da soli Mosca.
Il riarmo nasce ovviamente per contrastare la minaccia di Mosca ma si inquadra in un disegno politico, interno ed internazionale. La destra al potere ha rivitalizzato le tradizioni militari, recuperando la celebrazione delle imprese antiche e delle campagne più recenti, come quelle del generale Anders al fianco degli Alleati in Italia.
Grazie ai nuovi armamenti, Varsavia ha potuto girare alla resistenza centinaia di tank e cannoni di progettazione sovietica. In più garantisce la manutenzione per gli equipaggiamenti danneggiati al fronte o per la revisione di quelli logorati dai combattimenti. Insomma, ha un ruolo nella guerra che continua ad allargarsi.
Fino a che punto?
(da La Repubblica)
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