PRESENTATO IL NUOVO GIOCO DELLA LEGA: DAL BINGO SI PASSA AL GIOCO DELL’OCA “SICURI A CASA PROPRIA”
ALTRO CHE IL BINGO DI BALOCCHI, QUESTO E’ UN MODERNO GIOCO DI RUOLO… ONORE AL SEN. BRICOLAGE CHE HA MESSO INSIEME COTANTE INTELLIGENZE… IL PERMESSO DI SOGGIORNO A PUNTI VA GIA’ A RUBA: UNA CASELLA AVANTI E DUE INDIETRO…DAI 10 CREDITI AL PRECIPIZIO… E L’IMMIGRATO SI PAGA PURE “L’AIUTO A CASA SUA”
Ne è stata data notizia con eloquente sfoggio, ormai era evidente che quelle ripetute riunioni notturne e quasi segrete del gruppo dei Senatori della Lega non potevano che nascondere una grande iniziativa politica.
Troppe intelligenze riunite, troppi qualificati esperti in veste di “eminenze grigie”, non passano inosservati: era chiaro che il sen. Bricolo ( detto per l’occasione Bricolage) stava coordinando un gruppo di lavoro che avrebbe lasciato il segno sul tavolo da gioco.
Prima di convocare la stampa per la presentazione del nuovo gioco dell’oca “Sicuri a casa propria”, siamo in grado di rivelarvi in esclusiva le modalità con cui sono state fatte prima ripetute e numerose simulazioni, per verificarne l’efficacia.
Non più incidenti di percorso di balocchiana memoria, non più casinò “cavalierati”, per capirci, ma puro procedimento scientifico.
La simulazione era perfetta: a una estremità del tavolo, in veste di badante extracomunitaria, la Rosi Mauro, coi capelli neri sciolti come neve al sole, sguardo intenso, raffinata dizione e classe innata.
Le è stata data una cartella, il permesso di soggiorno a punti, mentre gli altri facevano la parte di chi le contestava dei piccoli reati.
Si distinguevano per l’abilità delle domande trabocchetto che sapevano porre, il sen. Bricolage e il sen Mazzatosta, pardon Mezzatorta, insomma uno che pare sappia il fatto suo in tema di intortati e bignè.
Il gioco era fatto di domande: piccolo illecito tributario? meno1 credito; piccolo illecito amministrativo? meno 2 crediti; piccolo reato penale persi 3 crediti. A un certo punto la Rosi Mauro va sotto i 5 crediti? Si possono recuperare svolgendo lavori socialmente utili … è la soluzione.
La Rosi Mauro fa la badante da tempo, lo fa subito presente, esibisce ottime referenze e pluriennale esperienza, ha cognizioni infermieristiche che arrivano sino alla respirazione bocca a bocca… quindi torna alla casella 10… Applausi dei convenuti.
E dopo aver avuto conferma della linearità del gioco, finalmente i senatori leghisti si danno di gomito e qualcuno sussurra nei corridoi: ” Ecco come possiamo riuscire a far fuori la Rosi, eheh” .
Ritornati seri, prende la parola il sen. Bricolage che apre la scatola con le cartelle del nuovo gioco e le distribuisce alla stampa con l’allegato motto ” Aiutarli a casa loro per essere più sicuri a casa nostra”. Le scatole del gioco vanno a ruba ( in tutti gli ambienti, si sa, qualche uovo marcio c’e’ sempre), Maroni non ha agenti da mandare per arrestare i ladri, li ha mandati tutti a Casal Di Principe e si soprassiede.
La palma della mossa più originale a quel punto va al sen. Bricolage che, “per aiutare i regolari stranieri a casa loro” propone di far loro pagare 200 eurini di tassa per il permesso di soggiorno da destinare” agli aiuti a casa loro”.
Sorge spontanea la domanda: ma si è mai visto far la carità a un barbone, rubandogli prima le poche monete dal portafoglio?
A quel punto, se uno deve pagarsi “gli aiuti a casa sua” di tasca propria, li manda direttamente ai parenti senza bisogno di subire l’estorsione di Bricolage… O no?
Premio del decisionismo invece al sen. Mazzatosta o Mezzatorta che sia, che “vuole controllare con ispezioni periodiche” se due giovani sposi stranieri vivono davvero insieme.
Immaginiamo incursioni a tutte le ore del giorno e della notte per le “verifiche” padane del caso, sperando che il sen. Mazzatosta (dal cognome, in effetti, inquietante) si limiti a “ispezionare” solo i locali di cucina e ingresso.
A scanso di equivoci comunque, proponiamo un sub emendamento che perlomeno escluda verifiche della guardia padana in camera da letto, sulla base della legge sulla privacy…
A dir la verità il giorno dopo della presentazione, il gioco è stato ritenuto “fuori dal programma” dal PdL, per non parlare delle critiche della Sinistra.
Insomma non piace a nessuno il permesso di soggiorno a punti… E pensare che chi fosse sceso sotto i dieci punti, avrebbe potuto essere espulso…
Forse sarebbe meglio riuscire ad espellere i clandestini che commettono reati, invece che mettere i bastoni tra le ruote a quelli che poveretti lavorano…
Confessiamo che alla fine ci è sorto un dubbio: quando il sen Bricolo parlava di “Sicuri a casa nostra”, non è che aveva male interpretato un invito rivoltogli da qualche elettore veneto che gli urlava “ Si curi a casa nostra”, nel senso proprio di curarsi il cervello in qualche casa di cura veronese?
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