QUALI SONO LE DIFFERENZE TRA PAPA LEONE XIV E FRANCESCO? È STATO SUBITO EVIDENTE CHE IL NUOVO PONTEFICE NON HA IL PIGLIO DI BERGOGLIO: MOLTI LO DESCRIVONO COME UN MITE, UN MODERATO E I PIÙ LINGUACCIUTI SOSTENGONO CHE, A DIFFERENZA DEL PREDECESSORE, “SI FARÀ AIUTARE” NELLA GESTIONE DEL SUO INCARICO
IN CONTINUITÀ CON IL PREDECESSORE C’È LA CONDANNA DELLA GUERRA. MA SE FRANCESCO NON AVEVA “PAURA” DI PARLARE DI GAZA E UCRAINA, LEONE FINORA SI È LIMITATO A UNA RICHIESTA DI PACE …IMMIGRAZIONE, GAY, TRANS E SACERDOZIO FEMMINILE: COSA CAMBIERA’
Si è presentato invocando la pace. Le prime parole di Leone XIV ai 150 mila fedeli.
Se c’è una continuità con il predecessore Francesco è massima su questo punto: il pacifismo, la condanna della guerra.
Per papa Francesco il pacifismo era anche una pratica che lo teneva, ad Nesempio, attaccato al telefono con i frati di Gaza custodi della Terra santa ogni sera, anche quando era ricoverato al Gemelli.
L’intesa di Bergoglio con Prevost sull’impegno per la pace è stata assoluta. Nel suo primo discorso Leone XIV ha citato la parola «pace» ben 10 volte, e ha parlato di pace «disarmata e disarmante», non quella dei costruttori e trafficanti d’armi, né dei potenti dalla doppia morale, bensì della pace dei popoli e dei più umili.
Immigrazione
Anche sui migranti sembra esserci la più netta continuità tra papa Francesco e papa Leone XIV. In favore dei migranti il cardinale Prevost non ha avuto esitazione a criticare l’amministrazione americana con durezza.
Solo il 3 febbraio l’account di Prevost postava un articolo fortemente critico verso il vice di Trump, J.D.Vance e il concetto di “ordo amoris” utilizzato: l’approccio selettivo dell’amministrazione repubblicana verso gli immigrati e le parole del vice presidente che giustificava le deportazioni di immigrati illegali, dando priorità alla sicurezza e all’amore per i propri cari, non erano affatto piaciute al cardinale. Da qui la netta presa di distanza del futuro Papa.
L’atteggiamento della Chiesa negli ultimi decenni non ha lasciato dubbi su questo argomento. La prima uscita di Bergoglio, divenuto Papa Francesco fu a Lampedusa, l’isola degli approdi, delle migrazioni, del Mediterraneo diventato cimitero dei fuggiaschi. Bisognerà ora vedere se la Chiesa dell’accoglienza, casa anche di papa Leone, sarà così spontanea e combattente. Nel primo discorso, l’attenzione del neo eletto Papa è stata rivolta agli ultimi, agli umili, ai malati e ai sofferenti, alla parrocchia missionaria che per tanti anni è stata la sua casa in Perù.
Diritti civili
Papa Francesco davanti ai giornalisti diceva: «Chi sono io per giudicare un gay che cerca Dio?». Incontrava le trans dandone ampia pubblicità e non mancava di benedire e raccomandare comprensione per le coppie omosessuali.
In realtà la Chiesa di Bergoglio ha mai avuto un formale cambio di passo in fatto di diritti civili. La dottrina ha impedito che si varcassero i confini del diritto naturale che è rimasto il faro delle scelte ecclesiastiche e anche della
misericordia.
Il nuovo Papa Leone XIV arriva con la fama di un innovatore, ma anche lui è stato assai attento sui diritti civili e sulle possibili aperture.
In un discorso del 2012 ha criticato la leggerezza con cui si parla di «famiglie alternative composte da partner dello stesso sesso».
Ha anche criticato i media occidentali che mostrano simpatie «per credenze e pratiche in contrasto con il Vangelo». Resta quindi ferma la dottrina, e questo in continuità con il gesuita Francesco.
La famiglia nasce dal matrimonio tradizionale e questo è tra un uomo e una donna: Prevost l’ha ripetuto. Però le coppie omosessuali hanno diritto all’ascolto e alla benedizione.
Sacerdozio femminile
Papa Francesco aveva detto no alla possibilità di aprire il sacerdozio alle donne. E dello stesso avviso è anche il nuovo pontefice. Infatti nel Sinodo del 2023, Prevost aveva affermato che “estendere il sacerdozio alle donne non risolve necessariamente un problema, ma potrebbe crearne uno nuovo”.
(da agenzie)
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