QUELLA INDECOROSA BECERODESTRA DELLA RUMENTA CHE MULTA CHI ROVISTA NEI CASSONETTI MA PASTEGGIA A PORTOFINO
GUERRA AI POVERI CHE CERCANO DI CHE VIVERE NEI BIDONI DELLA IMMONDIZIA A GENOVA… IL COMUNE SI INVENTA PERSINO IL DASPO COME FOSSERO TEPPISTI… LO STESSO GIORNO I COMPAGNI DI MERENDE TOTI, SALVINI E IL SOTTO PROCESSO PER PECULATO RIXI SI INGOZZANO A PORTOFINO
Sarebbe facile giocare sui termini e, pur in un mondo alla rovescia, chiedersi cosa sia più indecoroso: essere costretti dalla povertà a frugare nei bidoni della spazzatura alla ricerca di cibo e qualche oggetto o capo di abbigliamento da rivendere ai mercatini dell’usato o multare questi esseri umani in difficoltà di 200 euro perchè osano ricordarci che non esistono solo persone benestanti o soggetti che grazie alla politica hanno finalmente trovato uno stipendio da 10.000 euro al mese?
Chi sono i veri rifiuti umani?
Se in una città come Genova sono stati quantificati in circa 3.000 i “cercatori di rifiuti”, vuol dire che siamo davanti a un allarme sociale non indifferente.
Il “cercatore di rifiuti” agisce per lo più da solo e parte dalle zone più povere della città verso quelle più ricche: “Si riconoscono perchè hanno grandi zaini, visibilmente vuoti sulle spalle ma non sono solo migranti, anzi, ci sono molti italiani: prendono l’autobus e si dirigono nei quartieri residenziali. Tornano soltanto quando lo zaino è pieno».
Nel delirio xenofobo della giunta leghista si è pensato di risolvere il problema non solo con una multa a chi non ha neanche i soldi per pagarla, ma a un esilarante “Daspo urbano” che prevede anche “un allontanamento di 48 ore per chi non rispetta il decoro”.
E qui ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate: ha senso un Daspo per lo stadio, ma se uno risiede a Genova come fai a obbligarlo ad allontanarsi dalla sua abitazione?
Per non parlare che i cassonetti sotto osservazione sono soprattutto quelli sotto casa dell’assessore leghista alla sicurezza, il che è ancora più esilarante: non frugate nella rumenta di Garassino, magari ci trovate un resto di kebab e gli rovinate la carriera.
La lotta ai poveri, ecco in cosa si sta specializzando la giunta becerodestra, mentre si riempiono le mense della Caritas genovese dei nuovi poveri, italiani e stranieri, giovani e anziani.
E nello stesso giorno in cui viene annunciato questo ennesimo sconcio, le agenzie riportano le foto del ricco pranzo a Portofino di Toti e Salvini, con relativi compagni di merende, compreso il neoparlamentare leghista sotto processo per peculato.
Che bel quadretto educativo, vale più di tutte le balle che i sovranisti ci raccontano in Tv.
Chi si ingozza non solo rivendica il diritto all’ingrasso, ma vuole impedire a chi si accontenterebbe di qualche avanzo, persino di raccoglierlo tra i rifiuti.
A quando i vagoni piombati per allontanare dalla vista la “percezione di povertà ” che impedisce la digestione ai potenti?
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