RENZI PREFERISCE LO SCEICCO ALL’INCONTRO CON I NAPOLETANI
PER EVITARE CONTESTAZIONI, IL PREMIER ANNULLA LA VISITA A NAPOLI E VA A FARE PASSERELLA A VILLANOVA D’ALBENGA PER L’INAUGURAZIONE DELLO STABILIMENTO PIAGGIO CEDUTO AL PRINCIPE EREDITARIO DI ABU DHABI
A Bagnoli lo aspettavano in tanti a partire dal sindaco De Magistris, appena reinsediato. Ma soprattutto movimenti e attivisti sociali che per il 7 novembre, data in cui era prevista la visita di Matteo Renzi, avevano organizzato un “caloroso” corteo di benvenuto.
Il corteo si farà lo stesso ma il presidente del Consiglio non ci sarà .
Ha deciso di annullare l’impegno Perchè “sovrapposto” a molti altri.
“Solo un rinvio” assicurano da Palazzo Chigi.
“Non scappo certo dalle difficoltà o dai conflitti” si premura Renzi di assicurare ai suo
Il sospetto che però voglia aggirare proprio le difficoltà si fa strada.
Ma che impegno ha preferito il premier per evitare Napoli
Renzi il 7 novembre si troverà a Villanova d’Albenga, in provincia di Savona, dove la Piaggio Aerospace, storica società dell’aeronautica italiana, inaugura il nuovo stabilimento.
Il clima sarà molto più disteso e più in sintonia con il messaggio che interessa al leader Pd.
La Aero Piaggio, infatti, dopo essere stata una eccellenza italiana, è stata venduta nel 2006 alla Mubadala degli Emirati Arabi che ne detiene il 98%.
Mubadala in arabo, come recita il sito aziendale, significa “scambio”, parola che ben si presta all’immaginifica retorica del presidente del Consiglio.
Fondata nel 2002 dal governo di Abu Dhabi “come attore principale della diversificazione economica dell’Emirato” è presieduta da “Sua Altezza lo Sceicco Mohamed Bin Zayed Al Nahyan, Principe Ereditario di Abu Dhabi e vice comandante supremo delle Forze Armate”
Come confermato dalla Fiom locale, la famiglia proprietaria sarà presente al completo durante l’inaugurazione dello stabilimento che è costato circa 400 milioni di investimento e la cui nascita è il frutto di un anno di trattative con il sindacato.
“A noi di Renzi, onestamente, non importa molto, ci importa la società e gli investimenti fatti” confessa il segretario della Fiom di Savona, Andrea Pasa.
“Sarebbe utile, anzi, che il nostro presidente del Consiglio prendesse qualche lezione di politica industriale dagli emiri”.
Provocazione voluta da chi ha passato l’ultimo anno a seguire la chiusura dello stabilimento storico di Finale Ligure, il ridimensionamento di quello di Sestri Ponente e il rischio che Piaggio Aero esternalizzi parte delle produzioni.
La Fiom dirà solo domani cosa intende fare il 7 novembre nel corso della visita del premier ma il contesto non assomiglia in nulla a quello dell’altro giorno a Brescia e nemmeno a quanto sarebbe potuto avvenire a Bagnoli.
Salvatore Cannavò
(da “il Fatto Quotidiano“)
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