RETROMARCIA DELLA LEGA SULL’AUMENTO DI MILLE EURO PER LA GIUNTA LEGHISTA DEL PIEMONTE (PERCHE’ GIOVEDI ARRIVA SALVINI)
IL TIMORE DI “DANNO ALL’IMMAGINE” ALLA BASE DELLA DECISIONE… MA L’AUMENTO VERRA’ RIPRESENTATO PIU’ AVANTI (MAGARI SOTTO FERRAGOSTO)
Retromarcia. La Regione rinuncia all’aumento di mille euro nello stipendio per gli assessori e per il presidente Alberto Cirio.
La Lega ha ritirato la proposta di legge che prevedeva di riallineare i compensi della giunta a quelli dei consiglieri.
Quest’ultimi infatti guadagnano di più dei componenti del governo regionale perchè godono di 3500 euro di rimborso spese, cifra che viene invece ridotta a mille euro per il presidente Cirio e per gli assessori che usano l’auto blu. La proposta di legge non sarà nemmeno inserita nel collegato alla Finanziaria, come sembrava in un primo tempo, ma accantonata (per ora)
La decisione arriva dopo le polemiche nate nell’opinione pubblica e dai banchi dell’opposizione per quello che è stato bollato come “un regalo alla casta”.
Il partito di Matteo Salvini corre infatti ai ripari re ritira la proposta che porta come prima firma quella del capogruppo della Lega Alberto Preioni e che rischia di incrinare l’immagine della Lega e del suo leader Salvini, che sarà giovedì a Torino per incontrare militanti e sostenitori al Lingotto.
“Alla luce delle polemiche strumentali generate in questi giorni a mezzo stampa, che stanno provocando il fraintendimento da parte dell’opinione pubblica della ratio alla base di questa proposta, abbiamo ritenuto opportuno di ritirare l’articolo in questione, pur rivendicandone l’assoluta legittimità e la necessità di un correttivo a una disposizione che riteniamo ingiusta” spiega il gruppo regionale della Lega in un comunicato.
“Rimanderemo il tema a una riorganizzazione più ampia dei criteri di definizione dell’indennità di coloro che rappresentano i cittadini nelle istituzioni del Consiglio e della Giunta regionale, dal momento che quelli attuali non rispettano il principio di giustizia del peso e delle effettive responsabilità dei ruoli e delle diverse funzioni” aggiungono i consiglieri regionali del Carroccio.
“Ce lo meritiamo” ha spiegato il vice presidente Fabio Carosso che ha gennaio ha avuto un compenso netto di 5900 euro, il compenso più magro della squadra di governo. La busta paga di Alberto Cirio, nello stesso mese, è stata di 6700, a fronte degli stipendi di un consigliere a Palazzo Lascaris che, grazie all’intera cifra dei rimborsi spese, viaggia tra i 6800 e i 7200 euro netti.
Tranquilli, lo ripresenteranno.
(da agenzie)
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