SALVINI A BERGAMO INCIAMPA SULL’ARABO E FA LA FIGURA DEL PIRLA
TRADUCE IN “GRAZIE MATTEO” UNA SCRITTA IN ARABO CHE INVITA A NON GETTARE IMMONDIZIA PER STRADA… L’IRONIA SUI SOCIAL
Il leader della Lega ha presidiato la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della città alla presenza del prefetto Elisabetta Margiacchi, del questore Girolamo Fabiano e dei vertici dei carabinieri e della Guardia di finanza.
Ha generato particolare ironia, soprattutto in rete, una battuta di Matteo Salvini sul significato di una scritta in arabo letta dal ministro nel complesso delle Torri.
“Questi erano i palazzi dello spaccio, della prostituzione e del caos Guardate che roba”, è il commento del ministro, che ha visitato il quartiere accompagnato dalla stampa.
“Ora i grattacieli saranno rasi al suolo, lo faremo entro quest’anno, entro la primavera, questi spazi torneranno a nuova vita, a disposizione di persone normali”.
Ad un certo punto del tour, l’attenzione del ministro dell’Interno è catturata da una scritta in arabo sul muro di uno dei palazzi del quartiere.
“Credo che dica ‘benvenuto Matteo’ o ‘grazie ministro’”: questo il commento del leader della Lega, che interpreta a modo suo la scritta in arabo.
Il significato delle parole scritte sul muro è in realtà tutt’altro.
Il testo infatti è un motto che spesso si legge nelle città arabe e che dice che “la pulizia viene dalla fede, e la sporcizia viene dal diavolo”.
Si tratta quindi di un invito a non lasciare per strada l’immondizia, un concetto spiazzante per chi accusa gli stranieri di non essere sensibili al degrado delle città . Un comportamento civico, insomma che rappresenta l’opposto delle accuse dei predicatori di odio contro gli stranieri che non vogliono “integrarsi”.
Forse Salvini farebbe meglio a farsi accompagnare da un traduttore invece che da decine di agenti a sua protezione.
(da agenzie)
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