SALVINI, TERRORIZZATO DALL’INDAGINE SU ATTILIO FONTANA, CERCA DI BUTTARLA IN CACIARA
PUBBLICA TWEET INSENSATI, SEGNO CHE LE COSE SI METTONO MALE, E LANCIA ACCUSE CONTRO LA MAGISTRATURA (CHE FA SOLO IL SUO DOVERE)
“Attilio Fontana ”indagato” perchè un’azienda ha regalato migliaia di camici ai medici lombardi. Ma vi pare normale? La Lombardia, le sue istituzioni, i suoi medici, le sue aziende e i suoi morti meritano rispetto. Malagiustizia a senso unico e “alla Palamara”, non se ne può più.”
Come è infatti chiaro a tutti tranne che al segretario della Lega, “un’azienda” (e precisamente la Dama SPA, di proprietà del cognato e della moglie di Fontana) ha “regalato” camici soltanto dopo che è trapelata la notizia che li aveva venduti.
Quindi, in effetti, pare normale che la procura indaghi su questo curioso tipo di solidarietà differita.
In più, proprio perchè i morti della Lombardia “meritano rispetto”, c’è bisogno di capire dove siano finiti un terzo di quei camici che dovevano essere consegnati ma che poi, secondo le cronache, proprio quell’azienda ha tentato di vendere altrove.
Quando Salvini avrà finito di menare il Palamara per l’aia, con comodo potrà chiedere spiegazioni al suo presidente e fornirle. Sempre che non sia troppa fatica.
Nel frattempo dovrebbe smetterla di insultare e umiliare la magistratura italiana con frescacce, visto che è a processo per vilipendio per la storia di Rimborsopoli e di suo “fratello” Edoardo Rixi.
Qui tra fratelli e cognati la Lega sembra proprio una grande famiglia, nevvero?
(da “NextQuotidiano”)
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