SANZIONI PER CHI HA DICHIARATO, CONDONO FISCALE PER CHI E’ STATO BECCATO
PARADOSSALE: E’ STATO FATTO L’OPPOSTO DI QUELLO CHE ERA STATO ANNUNCIATO
Alla fine, l’unica pace fiscale che manca è proprio quella per chi ha dichiarato fedelmente al Fisco le imposte che doveva e poi non è riuscito a pagarle.
Sembra paradossale, ma è così.
Per mesi e mesi, sia prima che dopo le elezioni, i due leader politici e attuali vicepremier hanno ripetuto fino allo sfinimento che ci sarebbe stata la pace fiscale non per gli evasori che non avevano dichiarato al Fisco i loro debiti, ma per i contribuenti onesti che avevano dichiarato e poi non erano riusciti a pagare.
Il risultato è stato un DL Fiscale in cui c’è la pace fiscale per tutti, tranne che per quelli per cui era stato promesso che ci sarebbe stata.
Se non hai dichiarato e la Guardia di Finanza ti ha beccato con un processo verbale di constatazione, puoi definirlo con azzeramento di sanzioni e interessi (Articolo 1 del Decreto).
Se non hai dichiarato e l’Agenzia delle Entrate ti ha beccato con un avviso di accertamento, puoi definirlo in comode rate e con azzeramento di sanzioni e interessi (Articolo 2 del Decreto).
Se non hai dichiarato e, dopo essere stato beccato e accertato hai anche già ricevuto una cartella esattoriale dall’ex Equitalia, puoi definirlo in comode rate e con azzeramento di sanzioni e interessi (Articolo 3 del Decreto).
Se invece hai dichiarato e, non avendo pagato ciò che hai fedelmente dichiarato, ricevi l’avviso bonario a pagare con sanzione del 10%, non meriti alcuna pace fiscale e devi pagare anche la sanzione.
All’inizio, quando il Governo ha mandato in Gazzetta Ufficiale il Decreto, si era pensato a una clamorosa distrazione, tra manine galeotte e crisi di nervi tra alleati, posto che così avveniva l’esatto contrario di quanto era sempre stato detto, oltre che di quanto sarebbe stato ragionevole fare. Ieri è però emerso che in questo caso le manine e le distrazioni non c’entrano, perchè il Governo ha espressamente respinto gli emendamenti volti ad estendere la pace Fiscale agli avvisi bonari, sulla base della considerazione che “costa troppo”.
Bella scoperta: certo che costa ed è proprio per questo che rappresenta un (costoso) aiuto ai contribuenti che hanno fedelmente dichiarato i propri debiti e non sono poi riusciti a pagarli.
Se non costasse, non sarebbe un aiuto, ma un condono come quelli che producono anzi gettito, perchè spingono i contribuenti a definire e versare ciò che non avevano dichiarato.
Insomma, da ieri è ufficiale: pace fiscale per tutti coloro che non hanno dichiarato ciò che secondo Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate avrebbero dovuto dichiarare; nessuna pace fiscale per chi ha dichiarato e poi non ha pagato quanto da lui stesso onestamente dichiarato come suo debito verso l’Erario.
Dire una cosa, ripeterla mille volte, poi fare l’esatto opposto. Strabiliante.
(da “Huffingtonpost”)
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