SCIOPERO SOCIALE: A MIGLIAIA NELLE PIAZZE TRA UOVA, SCONTRI E PROTESTE
SCONTRI A MILANO E PADOVA: FERITI STUDENTI E POLIZIOTTI..A NAPOLI BLOCCATA LA TANGENZIALE, A ROMA UOVA CONTRO L’AMBASCIATA TEDESCA
E’ il giorno dello “sciopero sociale“: Fiom, Cobas, sindacati di base, organizzazioni studentesche, precari e attivisti dei centri sociali in piazza a Roma, Milano, Napoli e in altre città (25 in tutto quelle principali) contro le politiche di austerità della Ue e del governo Renzi, contro il Jobs Act e l’abolizione dell’articolo 18.
Ma anche, per quanto riguarda la scuola, per l’assuzione dei precari e un no secco al piano del governo.
A Milano la manifestazione principale, organizzata dalla Fiom, alla quale partecipano il segretario Maurizio Landini e la leader della Cgil Susanna Camusso.
Un’occasione per rilanciare la sfida al governo soprattutto sul Jobs act, dopo l’intesa all’interno del Pd che è stata vista come una vittoria della sinistra interna al partito.
La Camusso dice che “non ci pare che quella mediazione sia una risposta per mantenere la difesa dei diritti che noi facciamo”. Landini la dice in modo anche più chiaro: “E’ una presa in giro che serve solo ai parlamentari per conservare il loro posto”.
Landini affronta il Pd in modo aperto: “Non ci fermiamo, andiamo avanti fino in fondo, finchè non cambieranno le loro posizioni. Lo si deve sapere abbiamo la forza e l’intelligenza per farlo”.
Non c’è solo sulla riforma del lavoro in agenda, ma anche sulla polemica nata sullo sciopero del 5 dicembre vicino al ponte dell’Immacolata. “Bisogna avere rispetto dei lavoratori, chi parla senza sapere di cosa parla è meglio che stia zitto. Noi non siamo quelli che pagano mille euro per una cena, siamo quelli che con mille euro debbono mangiare per un mese”.
Piazza Duomo è gremita, Landini dice che è la risposta a chi diceva che “non rappresentiamo nessuno”.
Scontri a Milano: “10 studenti e 3 agenti feriti”
Ma le manifestazioni hanno riempito le strade e le piazze di tutta Italia, con migliaia di partecipanti, ma anche momenti di tensione.
A Milano scontri tra polizia e studenti: in piazza Santo Stefano il corteo, che doveva raggiungere piazza Beccaria, si è scontrato con le forze dell’ordine e sono stati lanciati alcuni lacrimogeni. Gli studenti hanno tentato di sfondare il cordone che limita l’ingresso in via Larga. Il bilancio, provvisorio, è di qualche contuso, tra cui un finanziere. Gli studenti non dovevano attraversare piazza Santo Stefano per raggiungere piazza Beccaria, ma hanno deciso di non ascoltare le forze dell’ordine e di scegliere la strada parallela, in fondo alla quale c’era un dispiegamento di uomini della Polizia e della Guardia di Finanza.
Prima hanno lanciato alcuni petardi e acceso dei fumogeni. Poi si sono diretti con fare deciso verso lo schieramento delle forze dell’ordine che, protetto dagli scudi, si è difeso con i manganelli e con il lancio di alcuni lacrimogeni.
Gli studenti hanno riferito che 10 di loro sono rimasti feriti duranti gli scontri e portati nella vicina sede della Statale in attesa dell’arrivo dei soccorsi. A quanto si è potuto vedere ci sarebbero tre feriti anche tra gli agenti.
Padova, tensione polizia-studenti: “Agenti feriti”
Anche a Padova gli scontri si sono verificati tra forze dell’ordine e manifestnati: alcuni agenti sono rimasti feriti, tra questi il capo della squadra mobile che era tra i funzionari della questura che stavano coordinando il servizio per l’ordine pubblico. Circa 500 persone, soprattutto attivisti dei centri sociali, hanno sfilato per le vie della città per protestare contro Jobs act e precariato.
Lo scontro si è verificato nei pressi di piazza Mazzini quando i manifestanti hanno tentato di sfondare un blocco delle forze dell’ordine per passare davanti alla sede cittadina del Pd.
Il capo della squadra mobile di Padova ha affermato all’Ansa di essere stato anche colpito con un calcio allo zigomo nel corso degli scontri, mentre era caduto a terra. Ora è al pronto soccorso.
Il corteo si è sciolto dopo essere ritornato di fronte alla Prefettura. Grande apprensione, alla luce di quanto accaduto, per le 19 quando i manifestanti torneranno in piazza per protestare contro le ordinanze del sindaco Massimo Bitonci (Lega Nord).
Roma, uova e fumogeni contro il Mef. Napoli, bloccata tangenziale
Momenti di tensione anche a Roma.
Lancio di uova e fumogeni contro il ministero dell’Economia: è il primo blitz in apertura del corteo partito da piazza della Repubblica. I manifestanti sono sfilati tra cordoni delle forze dell’ordine: in testa lo striscione con la scritta “Oggi è solo l’inizio”, slogan del Maggio francese.
Durante il blitz al ministero dell’Economia le forze dell’ordine sono intervenute con azioni di contenimento: alcuni manifestanti denunciano di essere stati manganellati. Alcuni di loro, alcuni col volto coperto, hanno gettato uova, acceso fumogeni e anche petardi. In un’altra occasione alcuni partecipanti al corteo hanno tirato uova e vernice contro l’ambasciata tedesca. A fuoco anche la ruota di una camionetta della Guardia di Finanza per un fumogeno esplosa vicino il mezzo. Le fiamme sono state subito spente dagli stessi manifestanti.
A Napoli il corteo di manifestanti ha bloccato la rampa di accesso alla Tangenziale del capoluogo campano all’altezza di corso Malta. Il corteo ha imboccato la rampa di accesso e si sta dirigendo verso i caselli autostradali.
Milano, Fiom: “Adesioni a sciopero molto elevate”
“Dalle fabbriche e dai territori ci arrivano adesioni di partecipazione allo sciopero molto elevate” annuncia dal palco di piazza Duomo a Milano il segretario generale della Fiom Cgil della Lombardia, Mirco Rota.
Un Ipad con tanto di gettone telefonico a grandezza uomo ha sfilato con la manifestazione, la cui testa del corteo ha raggiunto piazza Duomo mentre la coda — spiegano gli organizzatori — si trovava ancora in porta Venezia. Numerose le bandiere rosse con la ruota dentata, il compasso, il calamaio ed il martello che simboleggiano l’organizzazione, presenti anche bandiere della Cgil, di Sel, Rifondazione Comunista, bandiere italiane e una bandiera del Movimento 5 Stelle.
Roma, 30 lavoratori salgono in cima al Colosseo
A Roma un gruppo di circa 30 lavoratori, con il sostegno dell’Usb, è salito in cima al Colosseo ed ha srotolato un paio di striscioni. L’iniziativa è in solidarietà con Ilario Ilari e Valentino Tomasone, i due autisti di bus sospesi dalla società di trasporti Roma Tpl dopo la loro partecipazione alla trasmissione Presa diretta e di protesta contro le azioni disciplinari effettuate dalla stessa società nei confronti di numerosi altri dipendenti. Si protesta inoltre contro la privatizzazione dei servizi pubblici e la prosecuzione dell’affido ad aziende che hanno dimostrato una manifesta inadeguatezza sia nella gestione dei servizi sia nel rapporto con i lavoratori.
A Roma, assieme ai sindacati di base, ai movimenti per la casa e ai centri sociali tanti precari, studenti e anche rappresentanze di migranti, rifugiati e extracomunitari. Tanti gli slogan contro il Jobs Act e la riforma per “La buona scuola”. Molti anche gli studenti che si sono concentrati davanti all’Università La Sapienza: “Non è tempo di andare a lezione ma di sciopero sociale” e ancora “reddito istruzione e diritti per tutti”.
Prima del corteo tanti Super Mario, celebre idraulico della saga di videogames, hanno occupato l’atrio dell’Acea, l’azienda comunale che si occupa di acqua e energia elettrica, per protestare contro “privatizzazioni e i distacchi”. Vestiti come tanti Super Mario, caschetto rosso e chiavi inglesi, alcuni manifestanti sono entrati nell’atrio nella sede della municipalizzata al grido di “l’acqua è vita non si stacca” e “acqua bene comune”. Più tardi rappresentanti dei Movimenti per al casa hanno occupato anche un’ex sede della Bnl mostrando striscioni come “Casa reddito dignità ”.
Bari, mille in corteo
Sono circa mille, secondo gli organizzatori, i partecipanti alle proteste di Bari, organizzate dai sindacati di base tra cui Usb e Cobas, e dalle associazioni studentesche tra cui Uds Puglia per “dire no — come si legge in numerosi striscioni — alla precarietà ”. Al grido “Renzi, Renzi, vaf….”, i manifestanti, tra i quali ci sono lavoratori precari, rappresentanti di Alternativa Comunista e anche alcuni migranti, stanno percorrendo le vie del centro cittadino per poi arrivare alla sede della presidenza della Regione Puglia. “Qui — spiega Bobo Aprile dei Cobas — porteremo le tante vertenze lavorative aperte in questa regione, tra cui quella dei vigili del fuoco che dal primo gennaio rischiano di rimanere senza lavoro”. In Puglia, spiega uno dei pompieri in testa al corteo, “siamo in 400, tutti precari: ci hanno solo preso in giro dicendo che ci avrebbero assunti tutti ma ora come mandiamo avanti la famiglia?”.
Bologna, studenti e precari in corteo
Il corteo del collettivo bolognese Cas è partito da piazza XX settembre e ha raggiunto piazza XX settembre, dove ha protestato davanti all’Autostazione. I Cobas, invece, si sono riuniti alle 10 in piazza Re Enzo, raggiunti circa mezz’ora dopo da un altro corteo studentesco che si è diretto verso la zona universitaria. Con Cobas e studenti, anche Usb e i collettivi Labas, Tpo e Xm. Il collettivo Tpo ha attaccato, durante il corteo, manifesti con la tag #oggiiosciopero all’Ufficio tirocini di via Zamboni e alla sede di Conservice in via Alessandrini, considerati “posti simbolo dello sfruttamento e della precarietà ”, come hanno urlato ai megafoni i rappresentanti dei movimenti dello sciopero sociale. I cortei hanno messo in seria difficoltà , per tutta la mattina, la viabilità della città , provata anche dallo sciopero dei mezzi pubblici e da una manifestazione fieristica.
Genova, 5 cortei. Traffico in tilt
Dalla protesta sono esclusi la zona del Tigullio, alluvionata, e il settore trasporti. Cinque i cortei in città che stanno creando disagi al traffico cittadino, dalle periferie, al centro, dove, in piazza Caricamento, al Porto antico, si terrà il comizio finale. Quattro cortei sono organizzati dalla Cgil, uno da studenti, precari, Cobas.
Uno dei cortei, quello che parte dalla centralissima piazza Corvetto, è aperto dai lavoratori del centro stampa San Biagio che manda in edicola Il Secolo XIX: protestano contro la chiusura dopo l’avvenuta sinergia con la società editrice della Stampa. “In 49 rischiamo il posto di lavoro — ha detto il delegato rsu Sandro Bollea -. Ci aspettiamo un’apertura altrimenti le manifestazioni si faranno pesanti”. Il quotidiano oggi non è in edicola per una protesta dei poligrafici.
A Firenze tre cortei
Tre cortei a Firenze sfilano nelle vie della città partendo da punti differenti e quindi riunendosi sui viali di circonvallazione. Centinaia di persone si sono concentrate in piazza Puccini per il corteo promosso dai sindacati di base, dai Cobas e da sigle antagoniste e della sinistra alternativa.
In tutto la questura stima tra 1500 e 2mila partecipanti. I manifestanti hanno cominciato quindi a transitare sui viali di circonvallazione e il traffico intorno al centro storico è stato interrotto con ripercussioni su buona parte della viabilità cittadina. Anche il tribunale dei minorenni di Firenze tra gli “obiettivi” dei cortei: alcuni studenti hanno imbrattato la facciata lanciando uova piene di vernice rossa. Durante il passaggio nelle vie della città inoltre sono state tracciate scritte sui muri di un’agenzia interinale, del liceo Galileo in via Martelli, sulla sede dell’Arpat. Dal corteo in movimento gli slogan sono stati contro Renzi: “Matteo Renzi pezzo di m…”.
Nel corteo del Movimento lotta per la casa visibili striscioni contro inceneritori, il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, le banche, il jobs act di Renzi e contro la Tav. Presenti anche bandiere dei Carc, il partito “dei Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo”.
Gli stessi Carc mostrano uno striscione con la scritta “Uscire dalle aziende riprendersi il Paese” corredato da falce e martello. Esposte anche bandiere anarchiche. Impegnate le maggiori direttrici di traffico. Vigili urbani e forze dell’ordine presidiano i punti nevralgici dello scorrimento viario, cominciando a bloccare il traffico. Il sindaco Dario Nardella aveva invitato i fiorentini e i pendolari a ridurre al massimo l’utilizzo di auto.
Napoli, duemila manifestanti, in gran parte studenti
Circa 2mila manifestanti, per larga parte studenti, si sono concentrati in piazza Garibaldi, a Napoli, per partecipare al corteo indetto per la giornata dello “sciopero sociale”, partito poco fa. Gli organizzatori hanno annunciato l’intenzione di bloccare il raccordo autostradale. Pochi minuti fa, da piazza del Gesù un altro corteo di studenti universitari e medi — un migliaio, secondo fonti della Questura — si sono diretti verso la sede di Confindustria, a piazza dei Martiri, a Napoli.
Torino, sequestrate mazze, bastoni e fumogeni
Sono tre i cortei a Firenze che hanno sfilato per le vie della città . In tutto personale della questura stima tra 1.500 e 2mila partecipanti. Centinaia di persone si sono concentrate in piazza Puccini per il corteo promosso dai sindacati di base, dai Cobas e da sigle antagoniste e della sinistra alternativa. Dal corteo in movimento i primi slogan sono stati contro Renzi: “Matteo Renzi pezzo di m…”.
Altro concentramento in piazza San Marco con gruppi delle organizzazioni studentesche. Un terzo corteo con il Movimento lotta per la casa ha già raggiunto piazza Puccini per unirsi ai sindacati di base. Visibili striscioni contro inceneritori, il potenziamento dell’aeroporto di Peretola, le banche, il jobs act di Renzi e la Tav. Uno striscione riporta la scritta “Casa, lavoro e diritti. Incrociamo le lotte contro sfruttamento e speculazione”. Presenti anche bandiere dei Carc, il partito “dei Comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo”.
Gli stessi Carc mostrano uno striscione con la scritta “Uscire dalle aziende riprendersi il Paese” corredato da falce e martello. Esposte anche bandiere anarchiche. Impegnate le maggiori direttrici di traffico. Vigili urbani e forze dell’ordine presidiano i punti nevralgici dello scorrimento viario, cominciando a bloccare il traffico. Il sindaco Dario Nardella aveva invitato i fiorentini e i pendolari a ridurre al massimo l’utilizzo di auto.
Cagliari, sfila finto Renzi in versione Fonzie
Un finto Renzi in versione “Renzie”, con giubbotto in pelle e t-shirt bianca, che con un frustino colpisce due ragazzi con maschere bianche che rappresentano gli studenti e i precari di oggi e di domani. È la scena principale del corteo organizzato dai giovani dell’Unione degli studenti in marcia a Cagliari da piazzale Trento a piazza Garibaldi per manifestare contro la “Buona scuola” del progetto di riforma del governo.
Alcune centinaia di ragazzi sfilano con davanti al gruppo un’auto con i precari in maschere legati a una catena, mentre “Renzie” è con il frustino. Lo striscione principale recita “Il nostro futuro non è uno slogan”. Gli studenti si sono diretti in piazza Costituzione dove è in corso da questa mattina un sit-in dei Cobas per dire no alle politiche del governo e dell’Europa.
Palermo, 2mila in corteo: fumogeni e uova contro sedi banch
Un lancio di uova contro la sede Unicredit e l’accensione di alcuni fumogeni hanno caratterizzato la manifestazione dei Cobas e degli studenti in corso a Palermo. Al corteo, partito da piazza Castelnuovo e diretto a Piazza Indipendenza, dove si trova la sede della Presidenza della Regione, partecipano circa 2mila persone. Lungo il tragitto i manifestanti hanno effettuato anche brevi blocchi stradali agli incroci. Notevoli i disagi alla circolazione.
(da “Il Fatto Quotidiano”)
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