“SPARAVANO E RIDEVANO”: AGGRESSIONE RAZZISTA A NAPOLI, FERITO IL CUOCO MIGRANTE DI MASTERCHEF
KONATE FERITO ALL’ADDOME: “SALVINI FERMI LA SUA PROPAGANDA”… GLI ISTIGATORI ALL’ODIO A PIEDE LIBERO COME SEMPRE, O CI PENSA LA MAGISTRATURA O LA GENTE SI DIFENDERA’ DA SOLA
Aggressione razzista in pieno centro a Napoli. Vittima un giovane richiedente asilo del Mali, Konatè Bouyagui, di 22 anni. E’ stato ferito due notti fa da sconosciuti che, da un’auto in corsa, gli hanno esploso contro dei piombini con un fucile ad aria compressa. “Sparavano e ridevano”, ha raccontato agli inquirenti
Bouyagui è uno chef e socio del ristorante multietnico Kikana, gestito a Napoli insieme ad altri rifugiati e richiedenti asilo provenienti da diversi paesi dell’Africa.
È diventato un volto popolare, perchè come cuoco ha partecipato quest’anno a una puntata di Masterchef Italia, talent show culinario.
E’ anche il presidente della cooperativa Tobili, recentemente premiata da Unhcr, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati, nell’ambito del progetto Welcome
Il ferimento, secondo quanto denunciato dallo stesso Bouyagui, è avvenuto due giorni fa nel centro cittadino con colpi sparati da un fucile a pallini.
“Sparavano e ridevano – ha raccontato alla polizia – ho cominciato a tremare tutto. Erano in due, 30enni, in una macchina scura. Mi hanno sparato e si sono messi a ridere. Poi sono scappati via. Io ho continuato a camminare fino alla mia abitazione, poi ho chiamato un amico e sono andato in ospedale”.
Bouyagui è stato ferito all’addome. Medicato in ospedale è stato dimesso con 10 giorni di prognosi.
“Ho avuto paura di morire. Questo governo – ha detto lo chef del Mali – ce l’ha con le persone di colore come me, è razzismo. Ormai siamo preoccupati anche quando rientriamo a casa la sera. Purtroppo è tutta colpa di questo clima che si sta creando in Italia. Ci sono persone influenzate dal tormentone dei politici contro gli immigrati. Sono persone che pensano che siamo tutti clandestini, che rubiamo, che non siamo brava gente. La verità è che gli italiani purtroppo non sanno neanche la differenza tra un immigrato e un richiedente asilo. Io sono venuto dal Mali 5 anni fa. Nel mio Paese non c’era stabilità . E chiedere lo status di rifugiato è un diritto. Perchè significa provenire da luoghi dove c’è la guerra o dove si è perseguitati o discriminati ”
Cosa direbbe al ministro Salvini? “Che l’immigrazione – ha risposto Bouyagui – non ha colore. Non è solo quella dei neri. Gli chiedo di fermare la sua propaganda, altrimenti se andiamo avanti così scateniamo una guerra. Se noi continuiamo a essere bersaglio, se gli italiani ci sparano addosso, saremo costretti a difenderci. Io spero di no. Ma a quel punto chiedo al ministro: come andrà a finire? Il prossimo colpo contro di noi, potrebbe essere un proiettile vero”.
Dura anche la presa di posizione dell’Unhcr che chiede vengano espressamente stigmatizzati i crimini d’odio. “Si tratta dell’ennesima aggressione – ha detto Felipe Camargo, rappresentante dell’Agenzia dell’Onu per i rifugiati per il Sud Europa – ai danni di persone richiedenti asilo o titolari di protezione, persone che in Italia cercano sicurezza e diritti. In un clima sempre più caratterizzato da tensioni e intolleranza condanniamo questo episodio di violenza e ci auguriamo che i responsabili vengano individuati senza esitazioni”.
(da agenzie)
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