TREMONTI RISPONDE AL SASSOFONISTA SULLA RIFORMA DEL FISCO: “FACILE ANDARE AL BAR E DIRE ‘DA BERE PER TUTTI’ : MA POI CHI PAGA?â€
TREMONTI NON LE MANDA A DIRE A MARONI: “HO LE IDEE CHIARE SULLA RIFORMA, CI SONO COSE IN CUI DIMOSTRI PIU’ CORAGGIO SE LE DICI CHE SE LE TACI”… “VOLETE LA RIFORMA? TROVATEMI 80 MILIARDI”
“Alla fine ho avuto il coraggio di venire qua, dipende da voi, lo capirò dopo se ho fatto fatto bene o male”.
Lo ha affermato il ministro dell’Economia dal palco della festa nazionale della Cisl di Levico Terme. “Non sono tormentato e dirò tutto quello che penso – ha proseguito – ci sono cose in cui dimostri più coraggio se le dici rispetto a se le taci”.
“Ieri ho avuto l’imprudenza di usare il termine prudenza – ha aggiunto – era riferito al mondo, si vede che oggi non bisogna più usarlo”.
Il ministro ha poi detto che “la speculazione è causa di instabilità , o si dà una vera regolata alla finanza, cosa che non c’è stata, o si inventa un nuovo driver di crescita”.
“Ci manca un driver così – è la sua idea – manca al mondo Occidentale e se manca al mondo occidentale manca al mondo”.
E sulla riforma il ministro Tremonti ha detto di avere “le idee chiare”.
Prima del 18 giugno, ha spiegato, “rendiamo pubblici i lavori dei tavoli di studio”.
“Voglio fare la riforma fiscale, ho le idee assolutamente chiare, da almeno un anno”, ha affermato.
“Ne ho una ottima – ha continuato Tremonti – non è un problema di posizione personale, il problema è dove trovare i meccanismi finanziari. Potrei dire: datemi 80 mld ma è una cifra forse eccessiva”.
“Io ho le idee assolutamente chiare su cosa è giusto per il fisco – ha spiegato ancora il ministro – su quali aliquota applicare ma non si può andare al bar e dire ‘da bere per tutti’, e poi chi paga? Voi. Io sono tentato di dire, vi faccio la riforma e voi mi trovate 80 miliardi”.
Tremonti ha ripreso e risposto così all’affermazione del ministro dell’Interno Roberto Maroni che a margine della festa della Cisl a Levico Terme (Tn) aveva detto: “Per il ministro dell’Economia serve la prudenza, è giusto, ma in questi momenti credo che serva più il coraggio che la prudenza, il coraggio di mettere in campo una riforma significativa, il coraggio di sfidare la congiuntura, il coraggio di un gesto importante atteso”.
“Noi – ha proseguito il ministro – dobbiamo impegnarci a prendere l’impegno per portarla a compimento entro la fine della legislatura”.
Il ministro ha aggiunto che la riforma fiscale deve essere “contemporanea alla manovra ed essere una riforma fiscale vera. Non solo una cosa buttata lì per coprire la manovra. Se chiediamo sacrifici agli italiani dobbiamo far capire loro che servono per evitare la bancarotta, ma dare anche una prospettiva. E’ un impegno del programma di governo”.
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