TRUMP FA FELICI I SUPER BANCHIERI: PER DIMON E BLANKFEIN 315 MILIONI DI GUADAGNI
IL RAPPORTO DEL FINANCIAL TIMES RIVELA CHE GLI AD DI JP MORGAN E GOLDMAN SACHS HANNO VISTO CRESCERE VERTIGINOSAMENTE I PACCHETTI AZIONARI… MENO MALE CHE PER I SOVRANISTI TRUMP ERA “CONTRO I BANCHIERI”
Due banchieri di Wall Street hanno buone ragioni per festeggiare il 2016 e l’elezione di Donald Trump: l’anno scorso i loro pacchetti azionari sono aumentati complessivamente di 314 milioni di dollari.
Jamie Dimon, amministratore delegato della JP Morgan, e Lloyd Blankfein, ad di Goldman Sachs, hanno visto crescere il proprio patrimonio azionario, parte dei compensi che ricevono per guidare le due banche, di circa 150 milioni di dollari ciascuno.
Lo rivela il rapporto annuale del Financial Times sui salari dei più ricchi chief executive officers nel mondo.
Entrambi hanno tratto vantaggio della formidabile crescita in borsa delle quotazioni delle loro due banche, in particolare dopo l’elezione di Trump a novembre: il valore delle azioni della Goldman è salito del 24 per cento nelle ultime sette settimane del 2016.
Per il secondo anno di seguito, l’amministratore delegato della JP Morgan risulta il banchiere meglio pagato del pianeta: tra stipendio, bonus e contributi pensionistici (dunque escluse le azioni), nel 2016 Dimon ha ricevuto 28,2 milioni di dollari. Blankfein, l’ad della Goldman, che era il meglio pagato del 2013 e del 2014, l’anno scorso è sceso al terzo posto, con 22,3 milioni di dollari, appena dietro James Gorman della Morgan Stanley con 22,5 milioni.
Roman Matousek, analista della Kent Business School University, osserva che nonostante l’impegno per maggiore trasparenza e limiti ai salari dopo la crisi del 2007, “i pacchetti di remunerazione dei Ceo restano sostanzialmente allo stesso alto livello e molto opachi”.
(da agenzie)
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