VINCONO I TIFOSI, CROLLA IL PROGETTO SUPERLEGA. JUVE, CROLLO IN BORSA, MARCIA INDIETRO INTER, SCUSE LIVERPOOL
VIA ANCHE L’ATLETICO MADRID… LA ROMA: “CHIEDETE SCUSA AI TIFOSI”
È tramontato nella notte il sogno della Super Lega europea. Dopo l’addio delle società inglesi, iniziato con il dietrofront del Manchester City a cui è seguito anche quello delle altre, questa mattina sono arrivate le parole del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, rilasciate alla Reuters: “Voglio essere franco ed onesto, non penso che il progetto possa continuare con 5 o 6 squadre – ha spiegato il vicepresidente della Superlega -. Non parlerei tanto di dove è andato quel progetto, piuttosto del fatto che resto convinto della sua bellezza”.
Il presidente della Juventus si è detto convinto “del valore che si sarebbe sviluppato a piramide, della creazione della più bella competizione al mondo”, per poi lasciare spazio a considerazioni sulla fine del progetto: “Evidentemente non sarà così, voglio dire che non credo che il progetto possa andare ancora avanti”.
Juve giù in Borsa
Questa mattina il titolo in Borsa della Juventus segna, attualmente, una perdita del 12,44% attestandosi a 0,76 euro: il giorno dell’annuncio della nascita della Superlega il titolo della società bianconera aveva chiuso a +17,85%, 0,911 euro per azione.
Via anche l’Atletico Madrid: “Simeone e giocatori soddisfatti”
Anche l’Atletico Madrid si chiama ufficialmente fuori dalla Superlega: “Il Consiglio d’amministrazione dell’Atletico Madrid, riunitosi questo mercoledì mattina, ha deciso di comunicare alla Superlega e al resto dei club fondatori la propria decisione di non ufficializzare definitivamente la propria adesione al progetto. L’Atletico Madrid, ha deciso lunedì scorso di aderire a questo progetto in risposta a circostanze che oggi non esistono più. Per il club è essenziale l’armonia tra tutti i gruppi che compongono la famiglia biancorossa, soprattutto i nostri tifosi. La rosa della prima squadra e il suo allenatore hanno mostrato la loro soddisfazione per la decisione del club, consapevoli che i meriti sportivi devono prevalere su ogni altro criterio”.
Ceferin: “Ricostruiamo l’unità”
La mattina dopo lo stop alla Superleague, il presidente dell’Uefa Aleksander Ceferin ha accolto con favore la notizia che altri club si sono ritirati: “Ho detto ieri che è ammirevole ammettere un errore e questi club hanno fatto un grosso errore. Ma ora sono tornati all’ovile e so che hanno molto da offrire non solo alle nostre competizioni ma a tutto il calcio europeo. La cosa importante ora è andare avanti, ricostruire l’unità di cui il calcio godeva prima di questa vicenda e andare avanti insieme”.
Le scuse del Liverpool
“Voglio scusarmi con tutti i tifosi e i sostenitori del Liverpool Football Club per i disagi causati nelle ultime 24 ore”. Anche il patron americano dei Reds, John W. Henry, segue l’esempio dell’Arsenal. In un messaggio video, Henry ammette che l’iniziativa non era destinata ad avere “il sostegno dei tifosi”. “In queste 48 ore vi abbiamo ascoltati, vi ho ascoltati”, prosegue, chiedendo scusa all’allenatore Jürgen Klopp, ai calciatori, ma soprattutto ai tifosi che – ammette – sono stati “quelli trattati più ingiustamente”.
Il comunicato della Superleague
La Superlega si ferma dopo appena 48 ore dall’annuncio della partenza. Poco prima delle due di notte arriva un breve comunicato che – di fatto – sospende, almeno per il momento, il progetto che ha spaccato il calcio europeo.
“La Super League europea è convinta che l’attuale status quo del calcio europeo debba cambiare – si legge nella nota – Proponiamo un nuovo progetto europeo perché il sistema esistente non funziona. La nostra proposta mira a consentire allo sport di evolversi generando risorse e stabilità per l’intera piramide del calcio, anche aiutando a superare le difficoltà finanziarie incontrate dall’intera comunità calcistica a causa della pandemia. Fornirebbe anche pagamenti di solidarietà a tutte le parti interessate del calcio”.
“Nonostante l’annunciata partenza dei club inglesi, costretti a prendere tali decisioni a causa delle pressioni esercitate su di loro, siamo convinti che la nostra proposta sia pienamente in linea con le leggi e le normative europee come è stato dimostrato da una decisione del tribunale per proteggere la Super League da azioni di terzi”.
Il passo indietro dell’Inter*
“Date le circostanze attuali – concludono i vertici della Super League – riconsidereremo i passaggi più appropriati per rimodellare il progetto, avendo sempre in mente i nostri obiettivi di offrire ai tifosi la migliore esperienza possibile, migliorando i pagamenti di solidarietà per l’intera comunità calcistica”.
Dunque, in attesa che il progetto venga “rimodellato”, l’esperienza della Superlega europea può dirsi temporaneamente sospeso. Del resto, dopo l’addio delle sei squadre inglesi – Manchester City, Manchester United, Chelsea, Totttenham, Arsenal e Liverpool – anche un paio di spagnole avevano già fatto sapere che stavano meditando di sfilarsi. Restavano dunque solo il Real Madrid e le tre italiane.
Ma, pochi minuti prima che venisse diffuso il comunicato ufficiale, anche l’Inter aveva fatto un passo indietro. “Il progetto della Superlega allo stato attuale non è più ritenuto di nostro interesse” avevano spiegato fonti nerazzurre all’Ansa già alla fine della riunione d’urgenza dei 12 club fondatori del progetto.
E nella notte anche la As Roma è intervenuta ufficialmente sulla vicenda con una breve dichiarazione diffusa dai vertici della società: “Chiediamo ufficialmente alle tre società italiane – Juventus, Inter e Milan – di uscire dalla SuperLega e di chiedere scusa ai tifosi italiani”. L’Inter lo avrebbe già fatto, si attendono le reazioni degli altri due club.
(da agenzie)
Leave a Reply