VLADIMIR OSECHKIN, DISSIDENTE ANTI-PUTIN: “A FAR EVADERE DAI DOMICILIARI NELLA SUA CASA VICINO MILANO “L’IMPRENDITORE” RUSSO SONO STATI GLI 007 DELL’FSB”
IL GIORNO PRIMA DELLA SUA FUGA ERA ARRIVATO L’OK PER ESSERE ESTRADATO NEGLI STATI UNITI… INCREDIBILE CHE UNO AI DOMICILIARI CON DIVIETO DI COMUNICARE RICEVESSE PERSONE A CASA SENZA CHE IL VIMINALE E I SERVIZI SEGRETI MUOVESSERO UN DITO
«Abbiamo ricevuto informazioni da whistleblowers nei Servizi di intelligence: Uss è stato fatto scappare con l’aiuto di agenti russi». Vladimir Osechkin, attivista per i diritti umani e dissidente anti-Putin, indica nell’Fsb, il servizio segreto russo, la mente del piano di «esfiltrazione» dell’imprenditore russo Artem Uss, evaso da Borgo Vione (Basiglio) mercoledì 22 marzo.
La notizia, riportata da Bloomberg, non ha per ora trovato altri riscontri anche se le indagini dei carabinieri e della procura di Milano non escludono affatto quella direzione. Anzi, tra i filoni dell’indagine c’è anche la verifica della presenza di possibili 007 di Mosca a Milano in quei giorni. Del resto l’evasione del 40enne, figlio del governatore della regione di Krasnoyarsk nella Siberia centrale, ha ormai tutti i contorni di un intrigo internazionale.
Se così fosse, ossia se venisse confermato un ruolo dei Servizi segreti russi in terra italiana, il caso sarebbe non solo un notevole incidente diplomatico ma qualcosa di più. Anche perché Uss era in attesa di essere estradato – dopo il sì arrivato il giorno prima della scomparsa dai giudici della Corte d’Appello – negli Usa.
Un’operazione di guerra a bassa intensità, verrebbe da pensare, vista la situazione geopolitica tra Putin e l’occidente nel pieno del conflitto ucraino. Per assurdo, proprio il fatto che la vicenda abbia avuto finora un clamore molto limitato, sembra una implicita conferma di scenari ben più complicati e delicati di una semplice evasione.
Finora solo il membro del Copasir Enrico Borghi (Pd) ha chiesto chiarimenti. Ma la sua richiesta sembra caduta nel vuoto. Il vice ministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha anzi rapidamente cercato di smorzare le polemiche caso: «Se la Corte d’Appello aveva deciso per i domiciliari, è giusto che i provvedimenti siano rispettati. La politica deve fare la politica, la giurisdizione la giurisdizione, senza interferenze».
C’è poi da chiarire quante persone – si parla di «numerose persone» – abbiano avuto in questi mesi il permesso di frequentare quella casa nonostante il divieto di comunicazione imposto dai giudici. Sicuramente i suoi legali (di diritto) e il traduttore (Uss non parla una parola di italiano), ma anche un fantomatico tuttofare bulgaro di Borgo Vione che si è occupato di lui nei periodi di assenza della moglie (che rientrava in Russia ad accudire il figlio), personale diplomatico del consolato russo di Milano e diverse altre figure.
Riletta oggi la circostanza appare molto suggestiva, visto che parliamo di una persona ristretta ai domiciliari e per la quale il Dipartimento di Giustizia americano aveva indicato «una elevata pericolosità» e «un elevato rischio di fuga». C’è poi da capire cosa Uss facesse in Italia prima di essere fermato a Malpensa il 17 ottobre dalla Polaria mentre si imbarcava per la Russia via Turchia. Pare fosse entrato in Italia solo pochi giorni prima, ma a fare cosa? E dove ha soggiornato?
Gli americani avevano emesso nei suoi confronti un mandato di arresto il 29 settembre, ben prima quindi che arrivasse a Milano. Possibile che nessuno lo abbia bloccato al suo ingresso alla frontiera di Malpensa, né lo abbia «monitorato» durante il suo soggiorno in Italia per fermarlo solo mentre stava per imbarcarsi sul volo di ritorno?
Che ruolo hanno avuto i Servizi segreti italiani? Possibile che la Cia o le autorità americane non abbiano avvertito che Uss – accusato di vari reati tra i quali l’aver acquistato tecnologie per uso militare dagli Stati Uniti – poteva trovarsi in Italia, visto che qui ha due società ed è solito trascorrere periodi di vacanza e viaggi d’affari? Misteri e domande ancora senza risposta.
(da Il Corriere della Sera)
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