GLI ALPINISTI DELLA DOMENICA CHE GIOCANO A FARE SUPERMAN
Febbraio 1st, 2009 Riccardo FucileIN 40 GIORNI SONO GIA’ 13 I MORTI, IN AUMENTO VERTIGINOSO RISPETTO AL PASSATO… MESSNER RABBIOSO CONTRO GLI ALPINISTI DELLA DOMENICA… PROLIFERAZIONE DI SCUOLE, ATTREZZATURE SOFISTICATE, NAVIGATORI SATELLITARI… POI PROCEDONO IN CORDATA LEGATI TRA LORO, MA DIMENTICANDOSI DI ANCORARE LA CORDA A UN SOLIDO APPIGLIO… E TOCCA AGLI ALTRI ANDARLI A SALVARE
Tempo di scalate e di polemiche, scalatori dilettanti che si sentono professionisti, scalatori professionisti che in realtà sono dilettanti, incidenti in costante aumento: lungo i 4.810 metri del Bianco i morti sono passati dai 37 del 2007 ai 50 del 2008, nel 2009 appena iniziato siamo già a 4 vittime.
Il grande alpinista Reinhold Messner è rabbioso: “Sostenere che la montagna non sia pericolosa è da perfetti imbecilli, sfidarla senza la dovuta preparazione significa andare incontro a morte sicura. Se in poche ore 5 alpinisti sono morti, il vero killer non è la montagna, ma una mentalità ormai prevalente secondo cui in montagna può andare chiunque, basta avere il navigatore satellitare e un’attrezzatura con materiali hi-tech”.
I vecchi alpinisti denunciano il proliferare di scuole che con poche lezioni danno l’illusione di trasformare un ragioniere in un grande rocciatore, quando poi ci si trova a tu per tu con ghiaccio, freddo, buio e crepacci, ci si lascia la pelle per inesperienza.
Una guida alpina denuncia situazioni paradossali, a proposito di avvenuti incidenti nelle scorse settimane. In pratica gruppi che procedevano in cordata legati gli uni agli altri, ma senza che la corda fosse ancorata a nessun solido appiglio.
Se uno scivola, in queste condizioni, è evidente che si trascina anche gli altri nel vuoto.
Altro caso incredibile nelle Marche, qualche giorno fa, quando due alpinisti sono rimasti bloccati in parete per “aver sbagliato la discesa”, in pratica non avevano alcuna idea di dove si trovassero, avevano improvvisato. Continua »