TELECOM: ALTRI LICENZIAMENTI IN VISTA
Giugno 2nd, 2009 Riccardo FucileUTILI IN FLESSIONE E ALTRI 6.000 LICENZIAMENTI IN PROGRAMMA… ERANO STATI GIA’ 5.000 I TAGLI ATTUATI NEL 2008… VOCI DI DELOCALIZZAZIONE DEI CALL CENTER IN ROMANIA E TUNISIA, DOVE UN OPERATORE COSTA LA META’… E I SINDACATI DORMONO
Utili in flessione e scarse possibilità di crescita all’orizzonte: Telecom Italia è da tempo ormai in una crisi progressiva, schiacciata da tariffe telefoniche in calo in un mercato maturo come l’Italia e da una scarsa presenza internazionale che possa compensare i mercati più saturi.
Una inefficace strategia aziendale che sa portare solo a tagliare il personale.
Oltre ai 5.000 licenziamenti operati nel 2008 (e concordati con i sindacati), adesso Telecom vuole mandare a casa altri 4.500 lavoratori.
Ma i dati sono ancora più pesanti.
Telecom starebbe per cambiare mansioni ad altri 700 lavoratori che verrebbero spostati dagli uffici amministrativi ai call center o alla rete e ne manderebbe altri 700 ad operare in sede diversa, rispetto a quella dove attualmente lavorano.
Dato che è ben difficile che un lavoratore, senza altri incentivi, possa trasferirsi a lavorare a 300 km di distanza dalla città in cui vive, alla fine i tagli ammonterebbero a circa 6.000.
Per Telecom tutto questo rientra nel piano predisposto e annunciato ai sindacati, ma sul quale non c’è stata mai intesa.
E’ indubbio che il mercato internazionale risenta anche in questo settore di una crisi strutturale, tanto è vero che British Telecom ha annunciato ad aprile 10.000 licenziamenti, ma altre compagnie telefoniche, con un management più aggressivo a livello internazionale, stanno contenendo meglio le perdite.
Cosa faccia Telecom in tal senso, oltre che licenziare, non è molto chiaro. Continua »