AL PDL E’ MANCATO UN VOTO CATTOLICO SU QUATTRO
Giugno 14th, 2009 Riccardo FucileDA UNA ANALISI DEL VOTO DEL CESNUR, EMERGE CHE ALLA BASE DEL DIVORZIO COL PDL STANNO I COMPORTAMENTI DEL PREMIER, LE SCELTE SU FAMIGLIA E IMMIGRAZIONE, LE SVOLTE LAICISTE DI FINI.…… IL 25% DEI CREDENTI DEL PDL SI SONO ORIENTATI VERSO L’ASTENSIONE, L’UDC E LA LEGA
L’analisi del voto cattolico emerge da una ricerca condotta dal Cesnur, il Centro Studi sulle Nuove religioni di Torino, diretto da Massimo Introvigne, che ha presentato i risultati della ricerca da Salt Lake City, nell’Utah, dove si è aperto il congresso annuale del Centro Studi.
In particolare, dalla ricerca risulta che il 75,4% dei cattolici praticanti ha confermato la scelta del Pdl, mentre il 24,6% non l’ha fatto.
Fra gli elettori cattolici che hanno abbandonato il Pdl, il 53,3% si è astenuto, il 21,6% ha votato Udc, il 20,1% la Lega, mentre pochi si sono spostati verso il centrosinistra ( 1,9% al Pd e l’1,5% all’Idv).
Tra i motivi della disaffezione verso il Pdl, il caso Noemi non è ininfluente, ma non è al primo posto.
Su 100 elettori cattolici che non hanno riconfermato il voto a Berlusconi, il 12,5% cita i comportamenti personali del premier e il 10,4% vicende locali ( principalmente in Sicilia), ma le cause più indicate sono le preoccupazioni di fronte a dichiarazioni su Chiesa, vita e famiglia, con riferimento specifico a Gianfranco Fini, causa di disaffezione per il 23,9% degli intervistati, seguita dalla percezione di un insufficiente impegno del governo per le famiglie in difficoltà a causa della crisi economica ( 22,8%).
Giocano anche una generale stanchezza verso la politica e le istituzioni europee (20,1%) e la vicenda Kakà (3,2%), mentre un altro 3,9% dei fedeli praticanti che hanno lasciato il Pdl lo ha fatto perchè non è d’accordo con la politica sull’immigrazione. Continua »