Giugno 9th, 2009 Riccardo Fucile
SONO ESATTI I NUMERI DI DRAGHI, ALTRO CHE SOSTENERE CHE IL GOVERNO HA PENSATO A TUTTI … 1,6 MILIONI DI LAVORATORI IN CASO DI PERDITA DEL LAVORO RIMARREBBERO SENZA SOSTEGNO… L’AIUTO VALE SOLO IL 20% DEL REDDITO DI UN PRECARIO PER IL 2009 E IL 10% PER IL 2010….UNA ELEMOSINA DI 200 EURO AL MESE, SE VA BENE, E NEANCHE A TUTTI
Poi ci si chiede perchè il Pdl perde voti, quasi che segnalare contraddizioni ed errori sia un delitto di lesa maestà .
Molti ricorderanno un paio di giorni prima delle elezioni, le critiche della Banca d’Italia al governo, in occasione della relazione generale di Draghi in merito all’aiuto a determinate fasce di lavoratori. Il premier aveva risposto che i numeri di Draghi erano sbagliati: ”Non è vero che 1,6 milioni di lavoratori del nostro Paese rimarrebbero senza sostegno economico nel caso di perdita del lavoro -. aveva risposto Berlusconi – Il governo avrebbe pensato a tutti”.
Purtroppo le cose non stanno così e ha invece ragione Draghi, ma con quella affermazione il premier ha fatto irritare centinaia di migliaia di famiglie.
Sostenendo che il governo ha garantito una copertura universale in caso di disoccupazione, il premier fa riferimento alla legge 33 del 2009 che ha introdotto un’indennità una tantum, valevole solo per quest’anno e per il 2010, a favore dei collaboratori a progetto.
Il sostegno vale il 20% del reddito percepito nel 2008 e non può in ogni caso superare i 2.760 euro l’anno, ovvero poco più di 200 euro al mese.
La copertura scenderà al 10% nel 2010 ( max 100 euro al mese).
Il sussidio è di importo estremamente contenuto, assai inferiore alla cassa integrazione o all’indennità di disoccupazione.
Difficile definirlo una copertura contro il rischio di disoccupazione. Continua »
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Giugno 9th, 2009 Riccardo Fucile
EMERGONO LE CONTRADDIZIONI DI UNA COALIZIONE SENZA CULTURA POLITICA DI RIFERIMENTO … SI RINCORRONO I PICCOLI EGOISMI SENZA UNA VISIONE DEL MONDO IDEALE E SOCIALE… SPESSO UNA CLASSE DIRIGENTE CHE PENSA SOLO A SPARTIRSI I POSTI E UNA POLITICA REAZIONARIA SUCCUBE DELLA LEGA.… O SI SVOLTA O TRA UN ANNO ANDRA’ ANCHE PEGGIO
Per la coerenza con cui abbiamo portato avanti una linea critica verso l’attuale
governo di centrodestra, pensiamo di avere titolo a esprimere un pensiero compiuto sull’impasse elettorale che molti “eterni illusi” non prevedevano.
Partiamo con un piccolo esempio significativo, minimale solo in apparenza: guardate i risultati della Maddalena, l’isola dove si sarebbe dovuto tenere il G8 prima della bella pensata di trasferirsi armi e bagagli all’Aquila. Il centrodestra ha perso oltre il 10% di consensi, rispetto alla media del sassarese.
Penserete: va beh, ci saranno rimasti male gli abitanti, ma avremo fatto il pieno all’Aquila.
Ora esaminate il numero di votanti nel capoluogo abruzzese: ha votato solo 1 elettore su 4, pur essendo i seggi all’interno delle tendopoli o avendo il pulmino gratis per andare a votare anche chi è ospite sulla costa.
Risulta anche che molti non abbiamo votato per protesta contro il decreto per la ricostruzione, a Sulmona in 1.000 hanno restituito la scheda elettorale. Siamo riusciti a scontentare i sardi e pure gli aquilani.
Eppure la Tv continua a propinarci immagini bucoliche su “come sono felici” i terremotati. Evidentemente non è così.
A proposito, qualcuno di voi ha forse visto qualche servizio sui media che esprima perplessità su un fatto singolare, relativo all’appalto delle piattaforme per la costruzione delle casette prefabbricate? Ovvero che l’appalto l’ ha vinto una ditta veneta a scapito di una abruzzese che pur aveva fatto un’offerta inferiore? Potete leggere un nostro articolo qua, ma altrove tanti tacciono. Continua »
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Giugno 9th, 2009 Riccardo Fucile
LE 150 PIATTAFORME ANTISISMICHE DA 28 MILIONI DI EURO AGGIUDICATE A IMPRESE DEL NORD.….L’OFFERTA PIU’ ECONOMICA ERA DI UN’AZIENDA ABRUZZESE, MA SI E’ PREFERITO SPENDERE 2 MILIONI DI EURO IN PIU’ PER 10 GIORNI IN MENO NELLA CONSEGNA….E SE NON VENISSE RISPETTATA?
La vicenda è stata resa nota da un quotidiano locale abruzzese, il Centro, che ovviamente segue da vicino la vicenda “ricostruzione” relativa al terremoto che ha colpito l’Aquila e zone limitrofe.
Una settimana fa sono state aperte le buste del primo appalto della ricostruzione.
In ballo c’erano 15 milioni di euro. L’offerta economica più vantaggiosa è di un’impresa abruzzese, ma vince una ditta del Nord.
Il giorno successivo viene assegnato il secondo appalto da 13 milioni di euro. Anche questa volta l’offerta economica migliore per lo Stato è abruzzese, ma per la seconda volta in 24 ore vince un’impresa del Nord e gli abruzzesi sono “respinti”.
Gli appalti delle piattaforme antisismiche, quelle speciali basi di cemento armato, pilastri di acciaio e solai basculanti, capaci di neutralizzare le frustate ondulatorie e sussultorie del terremoto, vanno alla Gruppo Bison, in associazione temporanea di impresa con la Gdm costruzioni di Milano e alla Zoppoli e Pulcher spa del Nord Est. Continua »
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