Giugno 29th, 2010 Riccardo Fucile
I TAGLI ALLE FORZE DELL’ORDINE IMPEDIRANNO L’ACQUISTO E L’ADDESTRAMENTO DI NUOVI CUCCIOLI….DENUNCIA DEL SINDACATO UGL: SICUREZZA DEI VOLI E ANTITERRORISMO A RISCHIO…ANCHE I CANI SONO ORMAI “RIDOTTI ALL’OSSO”: LE QUESTURE NON PAGANO I FORNITORI… APPELLO AI CITTADINI PER LE DONAZIONI: ECCO LA SICUREZZA DI MARONI
Per molti è una manovra pessima, per altri necessaria, per quasi tutti migliorabile.
Ma che fosse anche una “manovra da cani”, fino ad oggi nessuno l’aveva ipotizzato.
Ce lo induce invece a pensare un sindacato non certo di sinistra, la Ugl settore agenti di polizia, da cui è partita la denuncia: i tagli della manovra di Tremonti impediranno di acquistare e allevare nuovi cuccioli, con grave rischio per la sopravvivenza delle “unità cinofile”.
Siamo arrivati al punto che il sindacato lancia un appello a tutti i cittadini e agli enti locali perchè comprino un cane e lo regalino alla polizia, ricordando che “la squadra cinofila è essenziale per la sicurezza dei voli e la lotta al terrorismo”.
Dalle caserme italiane si alza lo stesso coro di critiche feroci: scarsi gli uomini e scassati i mezzi.
Se ormai si era fatta l’abitudine alle Volanti che si erano “bevute” da tempo la benzina di riserva, che si arrivasse al “blocco delle assunzioni” e al razionamento dei croccantini per i cuccioli antidroga rappresenta una novità che ci qualifica certamente in Europa.
Se allarghiamo un attimo il quadro generale e lasciamo parlare le cifre, balza agli occhi di tutti che i veicoli in dotazione alle forze dell’ordine sono vecchi, molti hanno sette anni e sono spesso in officina.
Nel 1996 la polizia a Roma disponeva di 35 Volanti, oggi sono 15.
A Torino si è passati da 40 a 15, a Milano da 20 a 15, a Cremona da 4 a 1, a Venezia da 7 a 4, a Napoli in tutto sono 12 le auto disponibili. Continua »
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Giugno 29th, 2010 Riccardo Fucile
ANGELO ALESSANDRI COLLEZIONA IN DUE ANNI 70 MULTE, 52 IN AUTO BLU LE CONTESTA, 18 PRIVATE SE LE FA PAGARE DAL PARTITO PER 2.855,83 EURO… IL SEGRETARIO DELLA LEGA IN ROMAGNA: “IL PARTITO FACCIA CHIAREZZA, IO LE MULTE LE PAGO DI TASCA MIA”… ALESSANDRI NON HA VERSATO NEANCHE I 500 EURO MENSILI DI QUOTA DI COMPETENZA ALLA SUA FEDERAZIONE
Angelo Alessandri, deputato della Lega Nord, eletto a Reggio Emilia, è presidente della Commissione Ambiente della Camera.
Ma ormai in Emilia è più noto per le sue scorribande in auto che per la sua opera in Parlamento: è riuscito tra il 2008 e il 2009 a collezionare ben settanta multe in 15 città diverse.
La fretta istituzionale ha portato Alessandri, che è anche consigliere comunale a Reggio Emilia, nonchè presidente della Lega Nord Emilia, a mettere insieme 52 multe in auto blu che ha pensato bene di impugnare davanti ai prefetti di mezza Italia, facendo leva sulla norma per cui le auto blu e le scorte non sono soggette per legge ai limiti di velocità , “quando la personalità da scortare dichiari per iscritto giorno e ora in cui tale limite è stato superato per ragioni di sicurezza o di istituto”.
Dove debba sempre correre il deputato leghista non è chiaro: anche la sua presenza istituzionale in verità potrebbe essere garantita ugualmente partendo magari mezzora prima.
La maggior parte delle sanzioni riguardano infatti eccessi di velocità , ma nel caso di altre 18 multe che Alessandri ha pensato bene di far pagare alla Lega nazionale si spazia dal transito in zone a traffico limitato (per cui non è possibile chiedere l’annullamento) a quello sulle corsie riservate agli autobus.
Il tutto in una apoteosi di verbali anche di 778 euro, alcuni saldati pure in ritardo con relativa maggiorazione, tanto pagava il partito.
A parte il discorso sulle 52 multe e i relativi ricorsi, sono le 18 multe fatte pagare al partito ad aver innescato una grossa polemica all’interno della Lega, sfociata in pesanti dichiarazioni sul “Resto del Carlino” da parte di Gianluca Pini, segretario della Lega Nord della Romagna: “Mi auguro che i vertici nazionali del partito facciano chiarezza sulla vicenda. Io le multe me le pago di tasca mia: è l’ennesima differenza tra emiliani e romagnoli”.
Siamo già alla secessione anche in Emilia-Romagna, insomma. Continua »
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Giugno 29th, 2010 Riccardo Fucile
PER SCONGIURARE CHE LE REGIONI RESTITUISCANO LE DELEGHE PERCHE’ NON POSSONO GARANTIRE I SERVIZI, ALLA FINE SI ANTICIPERA’ A GENNAIO UNA QUOTA DI AUTONOMIA FISCALE….TAGLI OGGI E NUOVE TASSE DOMANI…E VISSERO TUTTI FELICI E CONTENTI (MENO GLI ITALIANI)
Le parole più chiare sulla manovra finanziaria sono state pronunciate dal governatore lombardo Formigoni: “Gli enti locali in questi anni hanno sempre fatto la loro parte. Si pensi agli ammortizzatori sociali: si è deciso che fossero le Regioni a mettere un terzo delle risorse che servivano allo Stato. Lo abbiamo fatto per più di 9 miliardi di euro. Ma ora Tremonti vorrebbe che tagliassimo di un terzo i contributi per il trasporto pubblico locale, di due terzi i fondi per le piccole e medie imprese, la totalità di quelli per la famiglia e cosi via. Se il governo vuole farci cancellare un treno pendolare su tre perchè ritiene che si possano far funzionare gli stessi treni con un terzo di risorse in meno, allora diciamo: bene, vi restituiamo le deleghe, provateci pure voi”. Secondo Formigoni i tagli dei trasferimenti avvengono proprio sui capitoli che dovrebbero avviare il federalismo fiscale che, a questo punto, è finito ancor prima di inizare.
Tremonti pare inamovibile sui tagli, continua a parlare che il saldo finale deve rimanere lo stesso, ma poi in concreto non pare disposto a modificare quasi nulla.
Gli unici due punti che saranno soggetti a modifica sono quello relativo
alla assurda norma che portava dal 74% all’85% la soglia per ottenere l’assegno di invalidità (256 euro almese), lasciando fuori categorie come sordi e persone con sindrome di Down.
L’altra modifica riguarderà gli scatti di anzianità degli insegnanti che vengono congelati per tre anni, ma con l’impegno a recuperarli nel 2014, utlizzando il 30% dei risparmi nel comparto scuola.
Tutto fermo invece per ora per forze dell’ordine e magistrati.
Per i Comuni vi sarà la possibilità di recuperare le entrate tagliate, attraverso la istituzione dell’Imu, imposta municipale unica, che dovrebbe accorpare più imposte.
Ma se si limitasse solo ad accorpare l’esistente non uscirebbe un euro in più, lo capirebbe anche un bambino, quindi è evidente che ci sarà un arrotondamento a crescere.
Ora Tremonti e Calderoli ne stanno preparando un’altra, che riguarda le Regioni. Continua »
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