Giugno 3rd, 2010 Riccardo Fucile
SVELATO L’INGANNO: I TAGLI SBANDIERATI RIGUARDANO SOLO MINISTRI E SOTTOSEGRETARI “NON PARLAMENTARI”: IN TOTALE 2 MINISTRI (GALAN E LETTA) E 7 SOTTOSEGRETARI…IN COMPENSO I DOCENTI PERDERANNO DA 1.000 A 3.000 EURO, 400.000 ITALIANI ANDRANNO IN PENSIONE RITARDATA E ARRIVERA’ IL CONDONO EDILIZIO
Ancora due sere fa, a Ballarò, il ministro Tremonti sbandierava come fiore all’occhiello della sua manovra il fatto di aver voluto dare un “segnale forte” agli italiani di fronte alla cirsi economica: “Chiediamo sacrifici a voi, ma noi per primi ci siamo decurtati lo stipendio del 10%”.
Quel “noi” era riferito, per vulgata comune, alla Casta politica, composta da ministri, sottosegretari, deputati e senatori.
Peccato che le cose non siano così, come si può verificare leggendo il testo del decreto: in primo luogo, e qui molti media lo hanno riportato, il taglio ai parlamentari è stato rinviato a una deliberazione specifica di Camera e Senato e quindi non fa parte della manovra.
In pratica saranno deputati e senatori a decidere, con comodo, di quanto ridursi lo stipendio.
A una prima ipotesi, proposta da Fini, di una riduzione del 15% su stipendio base e diaria (ovvero su base 10.000 euro), si è già passati a un 10%, col rischio che più se ne discute e meno sarà l’aliquota da applicare.
Poi ci è stato detto che sono stati invece tagliati subito del 10% gli appannaggi di ministri e sottosegretari: leggetevi il testo e capirete l’inganno. Intanto il taglio del 10% scatterà dal 1 gennaio 2011, in secondo luogo riguarderà solo ministri e sottosegretari “non parlamentari”, ovvero che non sommano le due cariche.
In concreto sapete quanti ministri riguarderà ?
Solo 2 su 23, precisamente Letta e Galan. Continua »
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Giugno 3rd, 2010 Riccardo Fucile
CONFERMATI I DATI DI IPSOS, TANTO CONTESTATI DAL PREMIER A BALLARO’: FIDUCIA A BERLUSCONI AL MINIMO STORICO DEL 42%.. IL 64,5% DEGLI ITALIANI GIUDICA LA MANOVRA ECONOMICA DURA E INGIUSTA, IL 57,6% E’ CONTRARIO ALLA LEGGE INTERCETTAZIONI ( PER IL 71,2% FAVORIREBBE POLITICI E IMPRENDITORI CORROTTI)
Martedì sera a Ballarò, in una nervosa telefonata in diretta, il premier, oltre a contestare le affermazioni di un giornalista in merito a sue passate dichiarazioni sul tema evasione fiscale, ha definito taroccato il sondaggio della Ipsos di Pagnoncelli che segnalava un calo di consensi per il presidente del Consiglio, il governo e il Pdl.
Lo ha fatto citando i dati di Euromedia, sondaggista di fiducia del premier (fattura oltre 1 milione di euro l’anno per sfornare sondaggi a Palazzo Grazioli) lo stesso istituto peraltro che aveva previsto alle Europee un Pdl tra il 40% e il 45%, salvo poi ritrovarsi al 35,2%.
Tanto per citare i tarocchi di Sicilia.
Tralasciamo, per carità di patria, il modo in cui il premier si è posto nel corso della telefonata-monologo, neanche giornalisti e ospiti fossero suoi dipendenti, e andiamo nel merito.
Un altro sondaggio oggi conferma sostanzialmente i dati Ipsos: si tratta dalle rilevazioni dell’Istituto Demos che vediamo di sintetizzare.
Fiducia nel governo: i giudizi positivi in un solo anno sono scesi dal 48,6% al 41,3%.
Giudizio sui leader politici: al primo posto sempre Fini con il 54,5%, poi Tremonti con il 52,4%, Casin con il 43%, solo quarto Berlusconi con il 42,3%, segue Bersani con il 39,9%.
Giudizio sulla manovra economica: negativo per il 44,7% degli intervistati, positivo per il 39,1%.
In particolare il 53% la ritiene “dura e ingiusta” perchè i costi non sono distribuiti in modo equo, il 25,2% la ritiene “dura ma equa”, l’ 11,5% “troppo dura”, il 10,3% non sa o non risponde.
Giudizio sulla legge intercettazioni: negativo per il 57,6% degli italiani, positivo per il 38,6%.
Gli effetti della legge: per il 71,2% difenderebbe solo gli affari di politici e imprenditori corrotti (contro il 23,6% che ritiene tutelerebbe la privacy dei cittadini), per il 61,7% ostacolerebbe i giudici nella lotta alla criminalità organizzata ( contro il 30,8% che ritiene invece di no). Continua »
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Giugno 3rd, 2010 Riccardo Fucile
DAL 1 GIUGNO E’ SCATTATO UN AUMENTO DI 1.500 EURO, MENTRE IN EUROPA AUMENTANO I DISOCCUPATI…. A OTTOBRE PREVISTO UN ALTRO SCATTO DI 1.500 EURO….733 ONOREVOLI CHE COSTANO 9,4 MILIONI L’ANNO: + 5,5% IN UN ANNO, +65% IN DIECI ANNI
Mentre le stangate si susseguono a raffica in Eurolandia, mentre da Londra a Madrid, da Parigi a Roma, l’ultima ondata della crisi globale ha costretto i governi a imporre sacrifici ai cittadini e la parola d’ordine nel Vecchio Continente è austerità , mentre i politici si sgolano negli appelli a risparmiare e a tagliare i conti pubblici, vi è ancora, in mezzo alla tempesta, un’isola felice. Tra Lussemburgo, Bruxelles e Strasburgo galleggia infatti il Parlamento Europeo che viaggia in controtendenza, incurante delle critiche per le sue spese senza freni.
Il quotidiano tedesco Bild ha calcolato che è già stato programmato per l’anno prossimo un aumento delle spese del 5,5% rispetto al 2010, con espansione del livello di spesa a 1,7 miliardi di euro.
Per la cronaca, negli ultimi 10 anni i costi del Parlamento europeo sono aumentati del 65% .
Il Bild ci informa che da martedi scorso ciascuno dei 733 parlamentari europei incasserà un aumento di 1.500 euro, passando così da quota 17.864 a 19.364 euro.
La somma comprende il rimborso spese forfettario esentasse di 4.200 euro mensili, la diaria quotidiana di 298 euro per ciascuna seduta, sia plenaria che di commissione.
Per informazione, gli onorevoli parlamentari lavorano dal lunedi al venerdi mattina e secondo un’indagine condotta da VoteWatch.eu, gli italiani sono i meno presenti alle assemble plenarie, in media sette su dieci, oltre il 20% in meno di austriaci e finlandesi. Continua »
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