MANOVRA TREMONTI: NEL 2011 NESSUN RINNOVO, 90.000 PRECARI PUBBLICI TORNERANNO A CASA, SERVIZI A RISCHIO
Giugno 6th, 2010 Riccardo FucileOLTRE A 3,5 MILIONI DI STATALI CHE NON VEDRANNO UN EURO IN PIU’ FINO AL 2014, LA MANOVRA PREVEDE IL TAGLIO DEL 50% DEI CONTRATTI DEI PRECARI… VI SONO ANCHE 38.000 LAVORATORI IMPIEGATI NELLA SANITA’ E NELL’ASSISTENZA…A RISCHIO PRONTO SOCCORSO, ASILI NIDO E ANZIANI
Se è ormai chiaro a tutti che, con il blocco del rinnovo dei contratti, ben 3.5 milioni di statali e dipendenti pubblici non vedranno un euro in più fino al 2014, non è ancora noto a molti che la manovra del governo farà sì che circa 90.000 precari, a partire dal 2011, resteranno senza stipendio a casa.
Basta leggere l’art. 9, comma 28 del decreto: le amministrazioni dello Stato dal 2011 possono avvalersi di personale a tempo determinato, convenzionato o con contratti di collaborazione continuata solo nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009.
Non si tratta però solo delle Amministrazioni locali, ma anche di enti pubblici, enti di ricerca, Università , Regioni e Servizio sanitario nazionale, oltre a Comuni e Province.
Il 2011 sarà un anno nero per i lavoratori precari e flessibili, co.co.co. e co.co.pro., esclusi dal rinnovo dei contratti pubblici.
In totale i lavoratori precari del settore pubblico sono circa 220.000: di questi , circa 90.000 rischiano il posto.
Circa 45.000 sono contratti a tempo determinato, gli altri sono contratti flessibili.
Il problema grave è che il taglio riguarderà 38.000 lavoratori impiegati nella sanità e nell’assistenza alla persona, con ricadute pesante sui servizi ai cittadini.
La prospettiva è infatti quella di ritrovarsi con i servizi erogati da Regioni e Comuni in assoluta carenza di personale: pronto soccorso sguarniti, liste di attesa negli ospedali che si allungano, asili nido con personale insufficiente, anziani senza assistenza domiciliare. Continua »